Radó Dezső: Parchi e Boschi - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

dato da un palloncino rosa ricordante un dolce a panna montata, mentre in autunno con le foglie ovali di color giallo e rosso. In Europa Settentrionale non ci sono esemplari, questo significa una curiositä per i turisti provenienti da quei paesi. Vale la pena, poi, avanzare sül fianco della collina dorata da otto frassini. In viale Városligeti si trova l’insieme di piante piü prezioso del boschetto, ci sono dei cedri atlantici, viburni, abeti rossi e bianchi, esemplari della pianta perenne Lychnis chalcedonica, querci ed anche pergole, esemplari di Cedrela sinensis, parente dell’acagiü. Ci si trovano naturalmente an­che alberi comuni e conosciuti altrove, come l’acero, l’ippoca- stano, il gelso, la catalpa, la lantana, il biancospino, il faggio, il noce nero, il liriodendro, il moro, il gesame. Lungo il viale Olof Palme ed il viale Városligeti ondeggia il filare di tigli forse piü bello della capitale. Tra gli arbusti accompagnanti il filare vi sono simforicarpi, agazzini, berberi- di. Questi tre arbusti meritano di esser menzionati perché soprawivono anche nelle le peggiori condizioni. Si puö veder- ne anche in Kálvin tér e Baross tér). Sul lato del via Aréna vi sono anche sofore, anzi, anche lantane, alberi ehe, come si sa, sopportano di piü le condizioni urbane. Andando avanti sotto i tigli del viale Városligeti, si arriva presto all’impero dei bambini. A destra, doe a Nord, nel triangolo limitato dalia via Dózsa György e dal viale Ajtósi Dürer si trova il campo di gioco degli scolari, i campi da tennis e da calcio per i ragazzi (con una tribuna tipo stadio). Tra coloro ehe l’usano ci sono almeno tanti padri quanti figli. Sul lato ovest del campo ci sono tavole da ping-pong ed altalene, poi segue un edificio con tetto a cannuccie, il noleg- gio giocattoli. La gran parte dell’edificio serve da pensilina. Accanto ci sono sabbiere, poi la collina con scivolarelle, il campo da gioco ehe, offrendo innumerevoli awenture, aspet- ta anche in inverno i bambini. Parte di questo complesso di campi da gioco é il giardino tipo scandinavo circondato da un recinto a palafitte, nel quale vengono combinati elementi tipo impalcatura con scivolarelle. E’ molto popolare la collina slittata situata dietro lo stabilimento dell’lmpresa di Giardinag- gio. D’invemo é come un formicaio, d’estate ci si puö mettere al sole. 11 nucleo della collina é un edificio fatto scoppiare insieme a quarantamila metri cubo di terra. Nel 1983 ha preso il nome Collina reale, perché vi é stata rappresentata l’opera rock piü riuscita del decennio, Il re Stefano (István, a király). 11 campo da gioco, del resto, é situato all’angolo del boschetto denominato anni fa Circolo Arboreo, ci si trovano gli imponenti platani i quali sono stati introdotti da Henrik Nebbien nel primo decennio successivo al 1800. Begli esem­plari di platani centottantenni si vedono dietro il Salone d’Arte 16

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