Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
Eleganza FRANCESE PRESSO L’ISOLA Dl SANTA MARGHERITA I diritti stabiliti per legge della sodetä per azioni che aveva realizzato il Ponte a Catene fornivano sehe garanzie che gli imprenditori guadagnassero sull’investimento. Avenne proprio cosi ; essi ebbero un notevole profitto. Sebbene Sina ed i suoi soci avevano chiesto prima 97 poi 87 anni di diritto a riscuotere le tasse del ponté — ciö costituiva la fonte delle entrate — alia fine incassavano i soldi sonanti solo per appena piü di venti anni. II contratto comprendeva infatti anche un altro paragrafo importante. Esso intimava alia cittä di non costruire un altro ponté stabile di nessun tipo piü vicino a questo di una miglia ungherese, doe otto chilometri, in nessu- na delle due direzioni. Presto invece divenne chiaro che la cittä duplice non pote- va piü assumersi quest’obbligo senza mettere in crisi il traffico che scorreva fra le due rive. Perciö giä verso la fine degli anni sessanta dell’Ottocento sono cominciate trattative sulle condi- zioni dell’acquisto del ponté da parte dello Stato, con tutti i diritti ad esso connessi. L’accordo fu trovato nel 1870 e con ciö si aperse anche la possibilitä per la costruzione di un nuovo ponté a Pest- Buda, nel quartiere che in quel periodo si stava sviluppando piü fortemente. Il fatto che il Ponte Margherita era stato progettato proprio nel punto dove sorge ora dipendeva dallo sviluppo del quartiere Cittä Leopoldo (Lipótváros) nella seconda metä del secolo XIX e dal costituirsi con esso di un nuovo anello di crescita urbana, delimitata dalia Grande Circonvallazione (Nagykörút) a Pest e a Buda. La linea di questa ha segnato praticamente lasse del ponté da costruirsi. Altri elementi ehe premevano per una realizzazione del progetto erano l’auspicata intgrazio- ne della terza cittä, unita alia capitale nel 1873, Óbuda e l’intenzione di rendere piú agevole l'approccio all’isola Mar- gherita. II concorso progettuale fu bandito nel maggio 1871 e gruppi di ingegneri ungheresi, inglesi, francesi, austriaci e tedeschi inoltrarono la propria soluzione. Fra i concorrenti ungheresi si trovava anche il duetto János Feketeházy — Miklós Ybl (l’architetto della Basilica), ma il loro progetto andö perduto durante la seconda guerra mondiale come lo stesso ponté. L’alta commissione ha optato con maggioranza asso- luta per il progetto dell’ingegnere francese Ernest Gouin, considerando coscientemente e in non ultima analisi il fatto ehe esso prevedeva un ponté a impalcatura superiore, in armonia col paesaggio del luogo, con una struttura solida ed 25