Századok – 1903
Értekezések - ÓVÁRY LIPÓT: Az 1866-iki hadjárat és a magyar emigráczió 16
AZ 18<)6-IKI HADJÁRAT ÉS A MAGYAR EMIGRÁCZIÓ. 19 A Lamarmora által inaugurált új olasz politika, de különösen Türr tábornoknak, Garibaldi hadserege ezen legrokonszenvesebb és legnépszerűbb alakjának az olasz hadsereg activ állományából való kilépése kissé megdöbbentette a magyar emigrácziót s az olasz szabadelvűeket. Türr nemcsak az 1860-iki siciliai és volturnói csatákban, hanem a Nápoly felszabadítását követő válságos napokban is mint Nápoly főhadparancsnoka, a reactió zsoldjában levő brigantaggio megsemmisítésével s az akkor Crispi vezérlete alatt állott republikánusok plebiscitumellenes izgatásainak meghiúsításával nagy érdemeket szerzett ; s távozása Lamarmora minisztertársai részéről is kellemetlen meglepetéssel fogadtatott. Jacini olasz közmunkaminiszter ezt merston dicesse sapere esservi cola uomini serii che lo desideravano, ma non osavano appoggiare una idea contraria a' sentimati ben noti. Chi lo proporrebbe ? Non 1' Italia certo : non 1' Inghilterra allora in sospetto alla Francia pel rifiutato Congresso. L'ottimo sarebbe stato che insieme si proponesse dalia Francia e Inghilterra. — Fu scritto a Nigra perché sentisse il pensiero dell' Imperatore. Kispose essere favorovole — insiste perche non ci si arrestasse a dificoltà di forma e si andasse innarizi. Lord Eussell il 2 gennaio (1864) dopo lunga conferenza e présente il ministro d'Italia disse confidenzialmente e senza impegno essere disposto a entrare in azione comune colla Francia in questo negoziato ; volerne perb anzitutto scrivere a lord Palmerston. Andati noi stessi da lord Palmerston il 5 gennaio, questi ci disse délia lettera avuta da Eussell, e come egli sempre fosse favorevole a quel progetto, già da lui pensato da molto tempo — ma nello stato in che era a que'giorni la quistione Danese, trovava inopportuno e sconveniente ail' Inghilterra il promuoverla presso l'Austria : doversi differire. Di queste cose si parlb 1' 11 gennaio ail' imperatore Napoleone, il quale, pur dicendosi favorevolissimo a quel progetto, trovava perb che in quel momento conveniva più che mai stare in quieta aspettativa per vedere l'esito délia quistione Danese. — Aggiunse sperare che presto ci si potesse vedere più chiaro, e che allora avrebbe seriamente pensato come potesse venire a quelle trattative. E il 22 gennaio stesso essendosi ritornati su quel discorso e sulle cose di Ungheria, (l'Imperatore) saggiamente osservava che se torbidi di qualche importanza (cui egli perb non credeva) venissero a ininacciarsi, sarebbe stata opportunità favorevole al progetto. Il Signor Drouyn de Lhuys poi il 17 gennaio spontaneamente venne a discorrere su questo argomento, e disse come egli nel 1856 aveva fatta questa proposta ail' Imperatore d' Austria, sicchè fîno d'allora il Veneto sarebbe rimasto separato dalla Monarchia austriaca. Minghettihez írt levelében pedig Napoleon e szavait idézi : Austria e Prussia (in questo momento) vanno troppo d'accordo : io spero che si guastino senza di che non si pub far nulla. Certo, senza di questo, lo scambio non mi pare possibile che sia aspettato (?) ad ogni modo poi e per pace, e per guerra il buon fondamento sarebbe V Ungheria ; se là vi fossero guai, la offerta (per pace) diverrcbbe molto opportuna, e per guerra sarebbe cosa decisiva, perche, se guardate la carta, senza TJngheria non ci è Austria ; ma a me si dice esserci poco da sperare. (Id. m. 516. 1.) 2*