Theologia - Hittudományi Folyóirat 9. (1942)

P. Takács Ince O. F. M.: Krim félszigetének és vidékének középkori kereszténysége

INHALTSANGABE — RÉSUMÉ. Univ Prof. Dr. Arnold Pataky: Die ailles'amen:lichen ZLale In den Briefen des Hl. Paulus. IV—V. In Kol. finden wir nur einige Andeutungen auf das AT., in Philipp. und Philem. fehlen die atl. Zitate gänzlich. In Eph. kleidet Paulus manchmal seine eigenen Gedanken in atl. Bibelstellen und atl. Ausdrücke ein. Der Gegen­stand der Pastoralbriefe erklärt die Seltenheit der atl. Zitate. In Hebr. dagegen beträgt die Zahl der atl. Zitate etwa 50, nachdem der Apostel — meistens durch typische Exegese — seinen jüdischen ersten Lesern eben aus der Hl. Schrift des AT-s die Erhabenheit des Neuen Bundes über den Alten Bund beweisen will. — Kap. 1. häuft die Beweise der Gottheit Christi aus dem AT (das rabbinische nn).— 3, 7—4, 11. enthält die allegorische Deutung der Wüstenwanderung der Israeliten, in welcher Paulus den Typus unserer Wan­derung nach dem himmlischen Vaterland betrachtet. Das 7. Kap. enthält die große Allegorie über Melchisedek, den Priester des Allerhöchsten, welcher in der Deutung Pauli der Typus Christi, des ewigen Hohenpriesters, ist. — 9, 1—10, 18. enthält die dritte Allegorie des Hebr. Briefes: das heilige Zelt und dessen Opfer sind Typen des himmlischen Heiligtums und des einzigen, ewig währenden Opfers Christi. Prof. Univ. Edgaro Artner: La Mariologia della Chiesa primitiva. I primi fedeli ricevettero digià nei tempi delle persecuzioni dalla chiesa docente fra gli altri insegnamenti anche quello della divina maternità di Maria Vergine. Come dottrina da nessuno addubitata, accettata anzi di cuore prontissimo, quella lasciö intanto assai poche allusioni nei documenti litterari rimastici dai questi primi tre secoli cristiani. Ma gli adversari del culto mariano, volendo già far uso come «argumentum a silentio» della detta scarsità, si trovano incontro dei numero diventato finora rispettabile dei monumenti rappresen- tanti la Madré di Dio. — Il presente articolo, usandosi dei mezzi i più recenti della cosi detta «iconologia» monumentale, vuol dimostrare chè gli affreschi di questo genere della catacomba romana di Priscilla, provenienti dai secoli 11° e 111°, corrispondono precisamente cogli asserti degli scrittori cristiani coetanei ; soprattutto con quelli dei Giustino Martire e dell’Ippolito, rendendo cosi documenti indisputabili per l’esistenza e per la fioritura della fede proto- cristiana toccante la maternità sovrannaturale, cioè verginale della Madonna. Come contrasto illustrativo si acchiude l’immagine della «Belti Iâtar», cioè dell’Astarte, ehe gli evoluzionisti vorrebbero sacrilegamente opporre alla Madré di Dio, corne una delle sue predecessor! nei paganesimo antico. Un confronto imparziale intanto basta per dimostrare l’assurdità d’un tal tentativo.

Next

/
Oldalképek
Tartalom