László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)
IV. LA PARTECIPAZIONE DEI CRISTIANI ALLA VITA PUBBLICA DAL II. SECOLO FINO ALL'ETÁ DI COSTANTINO - 1. La presenza dei cristiani nelle classi sociali superiori
difficile concordare la propria fede con la vita pubblica, poiché pote- vano evitare la partecipazione al culto pubblico e all'idolatria22. Se qualcuno era già senatore, ma cadeva in povertà e, cosi non possedeva il censo prescritto, doveva rinunciare automaticamente alia qualité di senatore, eccetto ehe la generosità dell'imperatore annul- lava il deficit. Questo era uno strumento di pressione, un'opportuni- tà per acquistare sostenitori e dare loro cariche pubbliche23 24. II titolo clarissimus vir veniva introdotto nel corso del I secolo come denominazione non ufficiale dei senatori. Da Traiano (98-117) il titolo diventava ufficiale. A partire dell'età di Marco Aurelio (161-180), i membri dell' ordo senatorius erano nominati clarissimi, quindi il titolo era esteso sugli altri membri delle famiglie senatoriali), pero questa denominazione veniva usata generalmente dal tempo di Settimio Severo (193-211)34. II titolo di tutti i senatori era clarissimus vir. I figli di un senatore usavano il titolo clarissimus puer, una donna appartenen- te all'ordine sénatoriale era clarissima femina, mentre il titolo clarissima puella spettava alie figlie dei senatori. Se la figlia di un senatore spo- sava un cavalière o un uomo di rango inferiore, rimaneva clarissima femina attraverso un privilegio imperiale, pero se una donna, anche non figlia di un senatore, diventava vedova di un senatore oppure si separava da lui e sposava un nuovo marito di rango inferiore, perde- va il suo titolo nobiliare25. La posizione di un senatore all'interno del proprio ordine non soltanto proveniva dall'origine, dal patrimonio e dall'aver ricoperto cariche tradizionali, ma era anche la conseguenza della sua ammis- sione o non ammissione alia carriera amministrativa nel servizio imperiale. La differenziazione all'interno deWordo equestre dipendeva 22 A. Bigelmair, Die Beteiligung der Christen am öffentliche Lehen im vorconstantinischer Zeit, München, 1902, p. 144. 23 A. Chastagnol, La naissance de V "ordo senatorius", p. 588-589. 24 J. Gaudmet, Institutions de l'antiquité, p. 536. Cfr. M. Durst, Christen als römische Magistrate um 200. Das Zeugnis des Kaisers Septimius Severus für Christen aus dem Senatorenstand (Tertullian, Ad Scapulam 4, 6), in Jahrbuch für Antike und Christentum 31 (1988), p. 101. nota 57. 25 A. Chastagnol, L’évolution politique, sociale et économique du monde romain de Dioclétien à Julien: la mise en place de régime du Bas-Empire (284-363), in Mélanges de l'École Française de Rome-Série "Antiquité" 86 (1973), p. 265-266. Cfr. W. Wischmeyer, M. Iulius Eugenius. Eine Fallstudie zi un Thema "Christen und Gesellschaft im 3. und 4. Jahrhundert", in Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft und die Kunde der älteren Kirche 81 (1990), p. 235. 13