László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)
INTRODUZIONE
gli affari pubblici, poiché per i cristiani era importante sia l'osserva- zione delle leggi statali sia l'osservazione delle prescrizioni della Chiesa. Gli autori cristiani collegano sempre la politica e la moralità e provano a cercare il giusto equilibrio tra il dovere politico e la volonté di Dio, tra i valori naturali e quelli soprannaturali. Comunque il problema della partecipazione dei cristiani alia vita pubblica, è in primo luogo un problema della coscienza. Gli autori cristiani vietano l'attivité politica, se la purezza morale e la liberté di coscienza di un cristiano è in pericolo. Si puô affermare ehe la liberté di coscienza significo anche per il cristianesimo antico "il diritto di seguire e di affermare ciascuno il proprio convincimento nel capo religioso e civile"6. Anche i cristiani dei primi secoli volevano organizzare le loro attività secondo la liberté di coscienza, quindi tendevano a conservarsi dalle costrizioni esterne e ad attenersi alla propria convinzione religiosa7. I cristiani deli'été precostantiniana vivevano in una société etero- genea. In tal modo sentivano la loro responsabilité nelle loro decisioni. Il fondamento delle decisioni veniva fondato sulla consapevolezza di cio ehe è bene e di ciö ehe è male e naturalmente sulla fede in Cristo8. Secondo i cristiani dei primi secoli, Gesù Cristo, con la sua incar- nazione, morte e risurrezioni ha liberato l'uomo dal peccato. Ne con- segue ehe l'uomo è libero da ogni potere assoluto e quindi idolatrico. Inoltre da Cristo viene la distinzione tra la sfera politica e la sfera religiosa (Mt 22, 15 ss.) e il rifiuto della sacralizzazione del potere. Cer- tamente permette ai cristiani di essere leali verso il potere (Rm 13, 1 ss.; lPt 2, 13 ss.)9. In base di un versetto di Paolo (ICor 6, 12)10 l'opinione della Chiesa antica sulla coscienza è chiara: la coscienza deve essere una capacité della decisione soggettiva. Questa capacité è libera dalla pa- ura e dalle angosce, limitata dalla carité e dalla sollecitudine alla co6 P. Siniscalco, Coscienza (libertà della), in DPAC I, colt. 792. 7 Cfr. P. Siniscalco, Coscienza (libertà della), coll. 792. 8 Cfr. P. Siniscalco, Coscienza (libertà della), coll. 792. 9 Cfr. P. Siniscalco, Coscienza (libertà delta), coll. 792. 10 "Tutto mi è ledtől". 9