Folia Theologica 19. (2008)
Tóth Tamás: Il Colletio Germanico ed Ungarico e la riforma cattolica in Ungheria - Un'istituzione per il rinnovamento (secolo XVIII)
IL COLLEGIO GERMANICO ED UNGARICO 317 con la bolla Posquam Deo placuit il 6 agosto 1573, e gli concedette privi- legi e benefici per assicurarne la sua esistenza. Durante il pontificato dei suddetto Vescovo di Roma fu fondato il Collegium Hungaricum grazié all'attività di un ex-alurmo del Germanico, il gesuita István Szántó (anche Arator; 1540-1612).7 La bolla Apostolid muneris sollicitudo del 1 marzo 1579 sand l'atto di fondazione dell'istituto. I due collegi furo- no uniti in seguito per ragioni economiche con la bolla Ita sunt humana del 13 aprile 1580 dando via all'attuale Pontificium Collegium Germanicum et Hungaricum de Urbe (CGU8). Lo scopo del Collegio era quello di formare sacerdoti colti e dotti per la riforma cattolica necessaria nei paesi del Sacro Romano Impero Germanico (parte Germanicum) ed in quelli della Sacra Corona d'Ungheria (parte Hungaricum). Nel territorio del Regno d'Ungheria fu Primate Arcivia delle riforme tridentine, fondé cinque collegi, e divenne secondo fonda- tore del Collegio Germanico ed Ungarico e del Collegio Romano. Rinnovô il Calendario Giuliano che è l'attuale Calendario Gregoriano. Schwaiger G., Gregor XIII. In: LThK 4 (1995) 1021s. 7 István Szántó (Arator), S.I. (1540-1612). Nacque a Devecser. I suoi genitori ed i fratelli morirono in una prigione turea, tragico fatto ehe si impresse per sempre nella sua memoria. Come chierico diocesano arrivö nel Collegio Germanico nell'autunno del 1560, ma entrö nella Compagnia di Gesù all'inizio dell'anno successivo. Dopo gli studi insegnö a Vienna ed a Nagyszombat. Dal 1574 si trovö di nuovo a Roma e divenne confessore ungherese (1574- 1579). Durante questo periodo percepi l'esigenza di fondare un collegio per gli ungheresi. La residenza del nuovo istituto era, nei suoi piani, la Chiesa Santo Stefano Rotondo sul Celio ed il Chiostro dei Paolini ungheresi. Infatti questo luogo, a suo parere, non serviva più alio scopo originario. Serisse sup- pliche per realizzare il progetto ehe ebbe un buon successo nel 1578. Lo Szántó si moströ decisamente contrario all'unione del Germanico ed Ungarico, perché "il fuoco e l'acqua s'uniscono più facile ehe l'Ungherese ed il Tedesco". Bitskey L, Hungáriából Rómába. A római Collegium Germanicum Hungaricum és a magyarországi barokk művelődés. Budapest 1996. (= Italianisti- ca Debreceniensis. Olasz Felvilágosodás és Romantica Kutatóközpont Monográfiák 2.) 39-50; FraknÓI V., A római magyar seminárium története. In. Katholikus Szemle. Budapest 1912. 444-453,563-580. 444-453,563-580; Marti- cula et Acta Hungarorum in universitatibus studentium. Vol. 2: Roma, Collegium Germanicum et Hungaricum. I. Matricula (1559-1917). A római Collegium Germanicum et Hungaricum magyarországi tanulóinak anyakönyve és iratai. I. Anyakönyv (1559-1917). A cura di A. Veress [= Veress E.]. Budapest 1917. (= Fontes Rerum Hungaricarum. Magyar Történelmi Források. II.) 1. 8 Usiamo la sigla CGU per indicare il Collegio Germanico ed Ungarico che è l'abbreviazione tradizionale dell'istituto, in uso sino ad oggi.