Folia Theologica 18. (2007)

Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna

202 A. PUSKAS Il teologo svizzero collega il motivo della creazione totalmente gra­tuita alla gloria di Dio immanente e considera la creazione del mon- do come un dono sopraggiunto nell'accrescimento reciproco della gloria delle persone divine ehe si realizza nell'evento di amore asso- luto divino.37 Il mondo ha il suo significato e la sua importanza per Dio, anche se Lui non ne ha bisogno per la sua perfezione. Il volere del mondo da parte del Padre non è altro ehe un momento congiunto alla sua autodonazione perfetta verso il Figlio (kenosi originaria del Padre), cioè alla generazione del Figlio, è quindi un "dono sopraggiunto" al dono perfetto. In questo senso il piano e l'intenzione della creazio­ne da parte del Padre serve del tutto alla glorificazione del Figlio.38 Sebbene il dono della creazione non puo completare e perfezionare la perfetta autodonazione del Padre, come se mancasse qualcosa di essa, tuttavia il regalare il mondo finito al Figlio dà uno splendore speciale all'amore paterno verso il Figlio.39 La creazione è dunque un momento della gloria di Dio immanente in quanto essa è un dono reciproco di amore delle persone divine nell'atto di glorifica­zione con cui si rivolgono l'uno all'altro. Con la propria attività cre- ativa ciascuna delle persone divine cooperanti nella creazione vuo- le 1'accrescimento della gloria delle altre due persone. L'atto creati- vo con cui si realizza 1'incremento reciproco della gloria nella visio­ne di Balthasar, al nostro parere, non significa l'aumento della bea- titudine in senso panteista, e per due ragioni. Per prima, perché l'atto creativo non si basa su nessuna nécessité e su nessun bisogno, bensi sulla liberté e sulla gratuité perfetta. Nel secondo luogo, per­ché Dio essendo "il sempre maggiore dell'amore eterno" (das Je-Mehr der ewigen Liebe)40 è la vita trinitaria in cui le persone di­vine vivono la vita dell'amore sempre giá perfetta e piena, ma an­che sempre nuova, sorprendente e più intensa. Nello Spirito "il Pa­dre e il Figlio sono sempre ed eternamente una sola cosa e tuttavia, 37 Cfr. Das Endspiel. Theodramatik IV, 471. 38 Cfr. Das Endspiel. Theodramatik IV, 476; „Schöpfung und Trinität“, in Com­munio 17 (1980), 210. 39 Cfr. WALLNER, K. J., Gott als Eschaton. Trinitarische Dramatik als Vor­aussetzung göttlicher Universalitt bei Hans Urs von Balthasar, Heiligen- kräuz-Wien 1992, 296. 40 BALTHASAR, H. U. v., Spiritus Creator, 39.

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