Folia Theologica 16. (2005)
István Ivancsó: La festa della Protezione della Madre di Dio
LA FESTA DELLA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO 69 alla tradizione della Chiesa bizantina, il testo e il quadro, l'inno e l'icona si ricongiungono, vicendevolmente spiegano, interpretano gli uni gli altri. E opportuno seguire questo metodo, quando inten- diamo risolvere il contenuto teologico della festa. Nell'icona, che raffigura la festa, possiamo vedere nella parte superiore Maria avvolta di luce celeste. Da una parte perché Ella è la Sovrana, la Regina del Cielo. Ricevette la dignità di essere la vera madré di Gesù Cristo. Per questo motivo porta il titolo "Theotokos" dal Concilio di Efeso (431). D'altra parte invece sta nelle altezze ide- ali perché ella è la tuttnsanta. Naturalmente, la sua santità non è au- tonoma, ma puô essere taie perché ha ricevuto nel suo grembo il suo Santo Figlio e Tha regalato al mondo. Dio la scelse per questo compito, ed ella ne consacré sé stesso, con il suo "fiat"24 dell'intera sua vita. La Chiesa bizantina, per questo, non cessa di lodarla con questo titolo. In tutti gli uffici ehe contengono anche l'ektènia, alla fine delle implorazioni, ritorna sempre Tinvocazione di oblazione a Cristo: "raccomandiamo noi stessi a Cristo" e in tal modo invochia- mo "la tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra".25 Ella è anche "immacolata" corne nel titolo della festa vi sta anche l'attributo scmprcvcrgiiic. Si, ella ha interamente consacrato sé stessa a Dio, per la sua perenne verginità, affinché la madré di Gesù Cristo possa essere anche madré di tutti quelli ehe seguono il suo Santo Figlio. Ed in questo punto ritroviamo il legame con gli uomini stanti nella parte inferiore dell'icona ehe vi sono presenti nella chiesa. L'esteso maphorion, corne fazzoletto protettore, segnala l'amore materno della Madré di Dio ehe ella diffonde verso i suoi figli. Si tratta di un tale amore che è più folgorante "dei fulgore"!26 Non è importante il motivo perché i fedeli sono presenti nella chiesa. Pos- sono esservi nei tempi storici per la paura della peste o dell'esercito dei saraceni. Possono esservi in tutti i tempi affinché possano com- piere gli scopi classici della preghiera: la glorificazione, il ringrazia24 Cf. Le 1.38 25 Cosi si trova anche, per esempio, nella Santa Liturgia: Dicsérjétek az Urat! Görögszertartású katolikus vasár- és ünnepnapi szent szolgálatok énekei Libro dei canti. [Lodate il Signore. Libro dei canti dei sacri uffici domenicali e festivi]. Budapest 1994. 66. (Nei seguenti: Libro dei canti). 26 Cf. Kathismalion, tono 4. in Libro dei canti (nt. 25), 520.