Folia Theologica 14. (2003)

Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer

ARGOMENTO IN FAVORE DELL'ESISTENZA DI DIO 93 comprensibile come qualcosa per cui vale la pena e qualcosa che è degno di essere10. Come tale puö essere accettato dal soggetto. II soggetto si relaziona ad esso nell'atto del consenso come nell'unità del comprendere e dell'accettare. L'atto del consenso è una specie di giudizio in cui si riconosce non soltanto ehe quel sensato (Sinnhafte) a cui il giudizio si riferisce, è come è, ma ehe è bene cosi. Essere d'accordo, spiegare il suo consenso significa dunque fare un giudizio di senso. In esso conoscere e riconoscere, com­prendere e acconsentire sono originariamente la stessa cosa. Essere d'accordo vuol dire: L' ho compreso e lo trovo buono. [...] L'atto del consenso compare come atto totale dell'io e questo stesso come la possibilité della ragione che apprende senso e della liberté che dice si al senso11. L'altro tratto del senso da menzionare è quello secondo il quale il senso nella sua relazione con il soggetto ha a ehe fare con orienta- mento e direzione, in quanto il soggetto è indirizzato e riferito a qualcosa, appunto al senso. Benchè il senso si abbia sempre e solo in relazione ad un soggetto, tuttavia il soggetto non é identico mai al senso bensi é riferito ad esso. Non siamo noi il senso12. Noi siamo piuttosto riferiti al senso - Verwiesensein auf Sinn - che è la struttura fondamentale dell'esistenza umana. 2.2 Universalité L'essere riferito al senso condiziona e determina il comporta- mento umano nel suo insieme13. Conservazione di sé stesso, cono- scenza, impegno sociale, interessi, lingue, idéologie, emancipazione e cosi via, tutta la prassi umana ha le sue radici nell'essere riferito 10 «Sinn heißt das, womit wir einverstanden sind, weil es uns als lohnend ein­sichtig und verstehbar wird. Als solches kann es bejaht werden. Diese Einheit von Einsicht und Affirmation ist in jeder Sinnerfahrung gegenwärtig. SCHE­RER, Sinnerfahrung und Unsterblichkeit, 15. 11 Cf. SCHERER, Strukturen des Menschen, 58. 12 «Zugleich wird deutlich, daß wir uns offenbar selbst nicht genügen können. Wenn wir auf Sinn verwiesen sind, so strecken wir uns erwartend nach dem in sich Erfüllten aus». SCHERER, Sinnerfahrung und Unsterblichkeit, 15. Sche­rer in seguito fa vedere che in tedesco tutti gli usi della parola Sinn hanno in comune la struttura «Eines auf ein anderes», «den Vorgang des Auf-etwas- Ausgehens».

Next

/
Oldalképek
Tartalom