Folia Theologica 14. (2003)
Katalin Hársfai: Analisi degli elementi principali che configurano la struttura della etica cristiana secondo Agostino nell 'De Moribus'
38 K. HARSFAI del precetto dell'amore e mediante la presenza e la qualité di quell'amore viene qualificata la moralité. Secondo l'esposizione agostiniana, l'amore sembra essere l'essenza della vita morale, senza la quale non si puö pariare infatti di moralité. L'opinione di Agostino ci porta senz'altro ad una novitá nel senso etico29. Benchè concetti simili fossero conosciuti dai filoso- fi greci30 l'amore, nel senso dellla virtù suprema, era sconosciuta. II tema dell'amore cristiana era stato naturalmente giá trattato, ma 29 L’amore nel senso assoluto, come quello senza limiti è caratteristica propria- mente cristiana. Noi diciamo questo, similmente da G. Reale, che nella sua Introduzione , cit., pp: 27-28 afferma: “Potremmo addirittura dire ehe l’agape, l’amore cristiano, nel suo vertice paradigmatico, è donazione assolu- ta dell’Assoluto. Ma il senso e la portata della donazione assoluta dell’Assoluto, che è carattere essenziale dell’amore cristiano, si intendono appieno solo se si comprende la sua gratuità: Cristo ( il Verbo incarnato ) ha dato la vita per gli uomini, mentre gli uomini vivevano nell'ingiustizia, e quindi erano nemid di Dio nel peccato. "... “E ancora: Questo è l’amore per- fetto: essere pronti a morire per il proprio fratello. Il Signore stesso ha dato l’esempio di questo amore. E’ morto per tutti, pregando per coloro dai quali veniva crocifisso e dicendo : ‘Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno’. “E lo stesso Giovanni ha ripetuto questo: ‘Come lui ha dato la vita per noi, anche noi dobbiamo dare la vita per i nostri fratellP. Questa è la per- fezione dell’amore.” 30 Ibidem, pp.37-38: “Molti studiosi hanno giustamente insistito, come del resto anche noi abbiamo fatto, sulla differenza radicale sussistente fra Veros greco e l’agape cristiana, ma alcuni hanno sostenuto altresi l’impossibilità di qual- siasi contatto fra eros e agape. La gratuità per sua natura disinteresata dell’amore cristiano come donazione non potrebbe in alcun modo accostarsi all’eras ehe è desiderio di acquisizione. Abbiamo infatti visto come per Platone, eros sia proprio per sua natura desiderio di cin di cui si è mancanti, e quindi desiderio di possederlo. Sempre secondo alcuni studiosi, Agostino stesso (soprattutto in opere anteriori al Commento alia Prima Lettera di Giovanni), con la sua recezione del pensiero greco, per quanto concerne questa problematica, sarebbe caduto in indebiti compromessi, o comunque avrebbe tracciato alcune linee non convergenti. La stessa tensione di fondo delle Confessioni, ossia quel desiderio di Dio, quel sentire di non poter avere pace fîno a quando non risposerà in Lui, potrebbe anche essere interpretato nell’ottica di quel desiderio che è un connotato essenziale dell’eras greco. A nostro av- viso non è cosi. Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, Vagape cristiana porta senza alcun dubbio una rivoluzione globale nell’ambito della temati- ca greca dell’amore, con un rovesciamento dei fondamenti stessi. Tuttavia, il concetto di “desiderio” in Agostino non è affatto una ripresa del concetto greco di orexis connesso all’eras, ma è una trasfigurazione di esso nella nuova ottica, ehe implica una sua rifondazione su altre basi, con esiti ehe non impli- cano affatto indebiti compromessi con la grecità. "