Folia Theologica 14. (2003)

Anton Fabian: Perché questo articolo sull'omelia e sulla narrazione?

28 A. FABIAN botizzata, ehe puo servire a tutto fuorché a comunicare tra persone vive. Anzi, il passaggio dalla retorica alla poetica è possibile soltan- to passando dalla metafora dell'indicibile all'anafora verso l'invisibile: la metafora è viva soltanto se offre le potenzionalità per convertirsi in anafora20. Una nota essenziale dell'omelia è la testimonianza. L'azione omiletica reca in sé la consapevolezza di essere fondamentalmente annuncio e testimonianza del "vangelo della carità". Questo è il suo comandamento: ehe crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri...(l Gv 3, 23). Ogni interpretazione della Bibbia, qualunque sia il metodo se- guito, è soltanto un mezzo e non uno scopo fine a se stesso. Un'interpretazione della Bibbia, dunque, sarà all'altezza dei testo solo quando diventerà anch'essa cio ehe sono per loro natura i testi della Sacra Scrittura: un annuncio. Come noi diciamo di aver capito una poesia solo quando essa suscita in noi un'eco, cosi possiamo dire di capire pienamente la parola di Dio solo quando ne scorgia- mo la verità nella nostra vita. Ogni omileta sa ehe prima di tutto deve domandarsi: "quale si­gnificato ha per me questo testo" e solo dopo puo chiedersi: "corne dirlo". Solo dopo essersi lasciati coinvolgere dalla parola di Dio si puo comunicarla. Solo diventando incandescenti per il fuoco dello Spirito si puo incendiare. "Chi legge o interpreta un testo religioso non deve frugare nella brace spenta, ma deve realizzare l'impresa di raccogliere i tizzoni semispenti per riattizzare il fuoco di cui non restava ehe "cenere"; e il "combustibile" di cui dispone per far divampare questo nuovo fu­oco è soltanto la sua esistenza"21­È evidente che la testimonianza deve accompagnare l'annuncio. In questo ordine l'annuncio diventa risposta. "Si stabilisée cosi la procedura dell'evangelizzazione: si deve porre la testimonianza ehe puo suscitare un'interpellanza. E l'interpellanza rende possibile l'annuncio corne risposta...Se l'annuncio non è risposta, diventa in- dottrinamento; se non è dato con dolcezza e rispetto, diventa impo­sitivo e non riuscirà a ravvivare "quel lumino fumigante" (Is 42, 3) 20 Cf. P.RICOEUR, La metafora viva, Jaca Book, Milano 19812. 21 E.DREWERMANN, Il vangelo di Marco, o.c., p. 96-97.

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