Folia Theologica 14. (2003)

Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer

ARGOMENTO IN FAVORE DELL'ESISTENZA DI DIO 129 Dato che l'autodeterminazione del soggetto parte integrante del senso, il soggetto che esegue il giudizio di senso non puö essere so- stituito. L'atto dei consenso, senza la sua autodeterminazione, non puö essere fatto, al posto del soggetto nessuno puö eseguirlo. Que­sto significa perö che il senso in quanto giudizio di senso non gli puö essere né imposto né tolto. II soggetto nella sua autodetermina­zione o si appropria il senso o lo rifiuta - a seconda che esegue o no 1'atto dei consenso - ma il senso non gli puö essere né imposto né tolto. Ne segue la possibilità di un senso incondizionato. Il giudizio di senso, essendo l'atto dell'autodeterminazione incondizionata del soggetto, non puö essere eseguito, annientato, imposto e tolto sen­za Fatto libero dei soggetto stesso e per cui possiede una certa indi- pendenza quanto alie circostanze e aile condizioni. Su questa indi- pendenza dovuta ali'autodeterminazione integrante dei giudizio di senso si basa la possibilità che il soggetto capace di mantenere e conservare, in tutte le circostanze e malgrado i cambiamenti even- tuali delle condizioni, il suo giudizio di senso fatto una volta. E' da sottolineare perö che qui si tratta soltanto di una possibilità: è possi­bile un giudizio di senso incondizionato come consistente in qual- siasi situazione. Sulla stessa indipendenza dalle circostanze contin­genti, dovuta all'autodeterminazione incondizionata si fonda, d'altra parte, anche la possibilità di cambiare il giudizio di senso, ri- gettare quello precedente e farne un altro. A nostro parere, dal momento che l'autodeterminazione è parte integrante del giudizio di senso, e percio si ha la possibilità di poter far un giudizio di senso incondizionato, si puö trarre un criterio ri- guardo al senso esistenzial-pragmatico. Se qualcuno negasse che è possibile fare giudizio di senso incondizionato, affermerebbe ehe il giudizio di senso incluso perfino quello rispetto alia vita puö valere sempre soltanto in certe condizioni contingenti. Nel momento in cui uno fa dipendere da una condizione contingente la possibilità di poter far un giudizio di senso rispetto alia sua vita, questo giudizio di senso, se viene eseguito di fatto grazié alla condizione contingen­te, non puö essere un giudizio di senso ehe riguarda la sua esisten- za, vale a dire, non puö essere Fatto dei consenso alia propria esi- stenza come tale (senso esistenzial-pragmatico). II soggetto, infatti, si troverebbe in una situazione contraddittoria: egli vorrebbe dire si alia propria esistenza (giudizio di senso rispetto alia propria vita)

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