Folia Theologica 12. (2001)
Józef Krzywda CM: La richiesta del principio di sussidiarieta nell'ambito della realizzazione della missione della Chiesa (Abbozzo del problema)
LA RICHIESTA DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ 23 di vita (can. 219); nel diritto di buona fama e di difendere la proprià intimità (can. 220); nel diritto di rivendicare legittimamente e difendere i propri diritti nel competente foro ecclesiastico, secondo il diritto (can. 221); nell'obbligo di sovvenire aile nécessité della Chiesa o in quello di promuovere la giustizia sociale (can. 222)29. Ovviamente il Codice enumera molti altri diritti di questo genere, questi esempi pero mostrano già la possibilité dell'applicazione del principio di sussidiarietá, specialmente lé, dove l'esigono i diritti fondamentali dell'uomo ehe hanno la loro fonte nella legge naturale. Osserviamo che questi diritti, sebbene abbiano la loro fonte nella legge naturale, tuttavia nella loro formulazione concreta toc- cano pure i problemi interamente legati alla sfera delL esecuzione del potere nella Chiesa, ciö significa che in una o altra maniera si re- lazionano più o menő al sistema costituzionale della Chiesa. P. Erdő è un altro autore di cui argomentazione suli'applicazio- ne dei principio di sussidiarietá sembra suonare pure in un modo convincente. Egli sostiene ehe il mandatum sacramentale non è solo una facolté ontologica, ricevuta dai laid nei sacramenti. Certo, i sacramenti offrono una possibilité particolare e reale di adoperare il principio di sussidiarietá. Ma come è noto, questo principio si attua- lizza in cosiddetti casi di emergenza30. b) II principio di sussidiarietá sulla linea: vescovo - presbiteri Sembra ehe proprio in questo campo della realtá ecclesiale, dove si svolge la partecipazione ministerialne dei vescovi e dei presbiteri alio stesso sacerdozio di Cristo, si facciano presenti condizioni parti- colari per una possibile realizzazione dei principio di sussidiarietá. Proprio qui il principio di sussidiarietá appare come un'eccel- lente strumento per la realizzazione dei compiti e della missione della Chiesa, dove e quando sembra essere necessario e proficuo, sia a livello universale sia a quello particolare. Anche questi problemi vengono presi in considerazione in modo particolare da P. Erdő, il quale sottolinea la nécessité di adoperare questo principio, soprattutto nella Chiesa particolare. Esistono in29 E. CORECCO, Ius et communio, I, op. cit., p. 545. 30 P. ERDŐ, Teológia del diritto, op. cit., p. 127; Cf. p. ex.: can. 129 § 2; can. 1112 §§ 1 e 2.