Folia Theologica 8. (1997)
Edoardo Barbieri: Panorama delle traduzioni bibliche in volgare prima del concilio di Trento (Parte I)
PANORAMA DELLE TRADUZIONI BIBLICHE 179 recentemente riscoperto e pubblicato, alcuni dei passi del testo biblico posti in apertura déllé singole prediche e ehe vengono poi commentati: Sed et serpens erat callidior cunctis animantibus terre que fecerat Dominus Deus. Ma et lo serpente era malitioso sopra tutti li altri animali della terra ehe avea facti lo Signore Dio [...] Qui dixit ad mulierem: «Cur precepit vobis Deus ut non comederetis de omni ligno paradisi?» Lo quale disse alla femina: «Perché vi comandoe Dio ehe voi non mangiaste d’ogne legno di paradiso?» [...] Cui respondit mulier: «De fructu lignorum que sunt in paradiso vescimur». AI quale rispuose la femina: «Del fructo dei legni ehe sono in paradiso usiamo et mangiamo» [...] «De fructu vero ligni quod est in medio paradisi precepit nobis Deus ne comederemus et ne tangeremus». «Ma del fructo del legno, ch’è in del meçço del paradiso, ci à comandato Dio ehe noi non mangiamo et non tocchiamo». (Gn 3,l-3a)31 Alla prima metà del Quattrocento rimanda invece la predicazione del celebre francescano Bernardino da Siena, il quale sviluppö invece una personale retorica della perspicuitas, basata sulla forte caratterizzazione espressionistica dei suo dettato (sua è la precisazione di voler pariare “chiarozzo chiarozzo”). I testi di apertura della predica, sempre citati in latino e poi tradotti, non appartengono, anche all’interno di uno stesso ciclo, a un unico libro biblico, ma al versetto scelto dal predicatore come thema: «Dixi; quod custodiam vias meas, ut non delinquam in lingua mea» (Psalmus Davidis XVIII) Dilettisimi, le parole proposte so’ di Davit próféta a XXXVIII Salmi, e in volgare la sententia dice cosl: «Io dissi nel cuor mio: io ho guardato le mie vie, acciö ch’io non manchi ne la lingua mia». (Ps. 38,2a) «Suspiciens Iesus in celum ingemuit et ait illi: Ephphetha, quod est adaperire» (Marci, capitolo VII, et in evangelio occurrentis dominice). «Levante Iesu li occhi al cielo verso il Padre, incominciö a piangere, e disse a lui: “Ephphetha”, cioè “âpre l’orecchie e la bocca”». (Mc 7,34)32 31 GIORDANO DA PISA, Sul Terzo Capitolo dei Genesi, a c. di C. MARCHIONI, Firenze 1992 (Bibi. d. Rivista di Storia e Lett. Religiosa. Testi e doc., 13), pp. 29, 41, 55 e 66. 32 BERNARDINO DA SIENA, Prediche volgari sui Campo di Siena, a c. di C. DELCORNO, 1, Milano 1989, pp. 301 e 323.