Folia Theologica 8. (1997)
Edoardo Barbieri: Panorama delle traduzioni bibliche in volgare prima del concilio di Trento (Parte I)
180 E. BARBIERI Col domenicano Gerolamo Savonarola, ormai alia fine del XV sec., si assiste invece al ricollegarsi di una scuola biblica ormai filologicamente formata con l’esigenza di una diretta comunicazione popolare. Da qui, corne nel brano riportato, l’annegamento delle brevi traduzioni dei passi biblici citati in latino all’interno di una lettura fortemente interpretativa: «Io sola (dice la Sapienzia) sono quella ehe ho circuito el cielo» e sono camminata sopra il cielo intorno intorno. Le altre dottrine sono quelle ehe stanno sotto el cielo, e guardano in su; io sono quella sola che ho veduto le grazié divine: la Trinità, le Ierarchie delli Angeli. Non potettono mai li filosofi aggiungere tanto in su, ma andavano voltandosi e incespicando; io gli ho condotti in termine ehe non sanno niente. Et profundum abyssii penetravi. «Io sono andata nello abisso», io sono stata nello Inferno e ho veduto Satanas, e hollo manifestato alle gente, e dettogli ehe, se non faranno bene, ch’elli andranno al foco eterno. Et in fluctibus maris ambulavi. «Io ho camminato sopra le onde del mare», cioè per le tribulazioni; tutto el mondo è stato contrario a me e alii apostoli miéi. E prima el mare delli Scribi e Farisei ehe gli furono contrari e gli perseguitorono. Li eretici, li filosofi, li imperadori, li tiranni, li diavoli e tutto el mondo gli era contra, e tamen io ho calcolato tutto questo mare. (Ecclesiastico 24,8)33 Commenti. Öltre che nella predicazione, la proposta di un testo biblico interpretato venne praticata in volgare attraverso i commenti. Si íratta evidentemente di materiale nato autonomamente rispetto alla esegesi degli studia e che si propone più come oggetto di devota meditazione che di riflessione sistematica. Tra i testi più antichi si ricorderanno i Moralia in Job di Gregorio Magno, tradotti in fiorentino da Zanobi da Strada;34 in essi, a ciascuna breve porzione del testo scritturistico direttamente in volgare, segue ii commento. Si veda qui in successione una breve serie di tali inserti biblici: E un giorno mangiando e bevendo i suoi figliuoli e figliuole nella casa del loro primogenito fratello, [...] venne a Giobbe un messo, il quale disse: «I buoi aravano, e le asine pasceano appresso di loro, ed ecco ehe sopravennero i Sabei, e tutte le predarono e 33 G. SAVONAROLA, Prediche sopra Ruth e Amos, a c. di V. ROMANO, Roma 1962, pp. 87-88. 34 Si tenga particolarmente conto di G. DUFNER, Die «Moralia» Gregors des Grossen in ihren italienischen Volgarizzamenti, Padova 1958, pp. 14-31.