Folia Theologica 6. (1995)
Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione
» LA CONFESSIONE 175 perdono dei peccati commessi dopo il battesimo e, insieme, si riconciliano con la Chiesa, ehe, peccando, hanno ferito.”2 Noi ci occuperemo qui della confessione soltanto dal punto di vista psicologico, e cioè molto semplicemente come il riconoscimento della propria responsabilità. La persona, analizzando se stessa ed i suoi atti, vede ehe cosa è sbagliato e ne assume la responsabilità: io sono colpevole, io ho sbagliato, io ho fatto il male. Si tratta di un processo liberatorio, come sottolinea il Catechismo della Chiesa Cattolica: “La confessione dei peccati (l’accusa), anche da un punto di vista semplicemente umano, ci libera e facilita la nostra riconciliazione con gli altri. Con l’accusa, l’uoino guarda in faccia i peccati di cui si è reso colpevole; se ne assume la responsabilità e, in tal modo, si âpre nuovamente a Dio e alla comunione della Chiesa al fine di rendere possibile un nuovo avvenire”.3 È interessante a questo proposito quanto la psicologia osserva: a volte si puo utilizzare la confessione proprio per scopi opposti, cioè come un mezzo per minimizzare la propria responsabilità mostrando se stessi come vittima delle circostanze. Ci sono tre modi in cui questo puo manifestarsi: legalismo, scrupolosib e masochismo. a) Legalismo — Alcuni penitenti s’accusano per trasgressioni ehe nemmeno essi ritengono serie, come non aver digiunato il venerdi, non aver recitato le preghiere mattina e sera, prima e dopo i pasti, essere distratti durante le preghiere, ecc. Si ha l’impressione ehe si nascondano dietro un legalismo e ehe si tratti di una fuga nella superficialità. Nello stesso tempo, molto probabilmente, accusano subito gli altri, magari i membri della famiglia, o la gente in generale, di esser cattivi, disonesti, egoisti. Una domanda fatta dal confessore suile relazioni sociali di questa persona puö rivelare che i veri problemi della persona, i suoi peccati, si nascondano ad un livello più profondo e specialmente a livello di rapporti interpersonali. L’elenco delle piccole trasgressioni delle leggi ecclesiastiche serve soltanto per mascherare il vero problema. b) Scrupolosità — C’è poi un tipo di penitenti ehe tende a ripetere sempre gli stessi cosiddetti peccati, di solito passati, ehe poi risultano, per la maggior parte, essere cose banali; possiamo chiamare questa prassi 2 Cf. Can. 959. 3 Catechismo della Chiesa Cattolica, (d'ora in poi CCC), N" 1455.