Folia Theologica 6. (1995)

Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione

0 176 M. SZENTMÁRTONI scrupolosità, ossia fuga nel passato. Nella maggioranza dei casi si tratta di un fenomeno nevrotico e significa che il vero problema della persona si nasconde altrove, nell’ambito dei conflitti insoluti.4 La ripetizione delle stesse autoaccuse per i fatti commessi puö servire da maschera degli atteggiamenti ehe muovono la persona. Un esempio, pur non proveniente direttamente dal confessionale, puö spiegare di ehe cosa si tratta. Una persona si lamentava di come la disturbassero dei pensieri cattivi, aveva dei disturbi psicofisici, non poteva dormire, la ossessionavano idee impure durante la comunione, ecc. L’analisi ha poi mostrato ehe questa persona era guidata nella sua vita da un odio profondo verso suo marito. Questa persona aveva utilizzato la scrupolosità per nascondersi davanti a degli atteggiamenti inaccettabili quale 1’odio. c) Masochismo — C’è ancora un terzo modo di utilizzare la confessione per diminuire la propria colpevolezza: confessando sempre non i peccati, ma piuttosto dei difetti personali e caratteriali cosî ehe si potrebbe pariare di un certo tipo di masochismo, ossia della fuga nella compassione. Si ha l’impressione ehe la persona provi un certo piacere neH’umiliare se stessa davanti al confessore. Questo comportamento molto spesso ha lo scopo di attirare la simpatia dei confessore, di trovare partecipazione, di essere accettato, insomma tradisce una personalità immatura o isterica. Comune a questi tre fenomeni è il fatto che la persona fa la sua confessione restando al “primo livello”, cioè analizzando il suo io soltanto in superficie senza entrare nei moventi profondi dei suo comportamento, mentre in una confessione “matura” si richiede ehe la persona analizzi la propria vita “con occhi di Dio”.5 È proprio in questo campo che la psicologia puö esserci d’aiuto, infatti un’analisi psicologica dell’esperienza vitale puö aiutare il credente a vivere con maggiore profondità la propria epserienza religiosa. L’uomo è un essere pluridimensionale, e ciô vuol dire ehe la sua vita psichica si svolge su diversi livelli. Per migliorare la prassi della confessione bisogna tener conto anche di questa realtà. Molto semplicemente possiamo dire che la vita psichica si svolge su tre diversi 4 Cf. CENCINI A., Vivere riconciliati, EDB, Bologna 1988, pp. 17-18. 5 SPORSCHILL G., ed., Wie heute beichten?, Herder, Freiburg 1974, p. 40.

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