Folia Theologica 5. (1994)

Julio García Martín: Alcune considerazioni sul carattere missionario del "Catechismo della Chiesa cattolica"

CARATTERE MISSIONARY DEL CATECHISMO 83 una cerimonia addizionale52. Infatti, nel matrimonio tradizionale la fa- miglia ha una parte decisiva ed esistono condizioni, come la fertilità, che la Chiesa non puè ammettere nella sua legislazione. Da qui le difficoltà per trovare un equilibrio tra la dottrina evangelica e il matrimonio tradi­zionale africano53. In qualsiasi processo di adattamento culturale devono essere seguiti due principi “la compatibilità con il Vangelo delle varie culture da assumere e la comunione con la Chiesa universale”54. Si ammette anche il matrimonio tra un cattolico e un battezzato non cat- tolico e tra cattolico e non battezzato. Il Catechismo riconosce ehe questa situazione è frequente dove la maggioranza non sono battezzati corne è il caso di numerosi paesi di missione (n. 1634). In questi, il matrimonio tra cattolico e non battezzato, chiamato matrimonio con disparità di culto, riveste una importanza capitale perché puo preparare il coniuge non cre­dente a ricevere la grazia di Dio (n. 1637), ma anche puo avere l’effetto contrario. Per questo sono necessarie tutte le cautele possibili55. b. I Sacramentali Sono segni sacri istituiti dalla Chiesa, e procedono dal sacerdozio batte- simale, percio anche i laici possono presiedere alcuni (n. 1669). Non pro- ducono la grazia, ma con essi il battezzato si prépara a riceverla e dis­52 BRIONES, J., "Para evitar este problema algunos sacerdotes han optado por no amitir al matrimonio canónico a las parejas que no han tenido un hijo, por lo menos, lo cual supone una garantia de estabilidad dei matrimo­nio. Esta medida permite resolver algunos problémás, pero en realidad el gran problema pastoral del matrimonio hoy dia es que la mayoria de las parejas no lo piden", Problémás pastorales dei matrimonio en Africa, in Misio- nes extraderas n.66,1981, p. 505-506. Difende anche il matrimonio tradizio­nale africano il teologo camerunense Meinrad HEBGA, (Dio s'è fermato in Occidente?, en Nigrizia 111, n. 9, Settembre 1993, p. 44-49), il quale conside­ra il matrimonio cristiano corne una europeizzazione e accusa alla Chiesa di intolernza nei confronti dei patrimonio culturale africano. Una donna sposata della Tanzania, E. BELLANI, difende tutto il contrario, Matrimonio africano? No, grazié, in Mondo e missione, ottobre 1993, p. 549. 53 Conferenze Episcopali delTAfrica e di Madagascar, Doc. Giustizia ed evan- gelizzazione in Africa, 2, ibidem, p. 533-534. Su queste questioni ha scritto con ampiezza URRUTIA, F. J., Pastoralis matrimonialis et familiaris in Africa, in Periodica 71 (1982) p. 255-317. La questione non è tra fedeltà alla cultura e fedeltà al diritto canonico, come afferma BRIONES, J., art. cit., l.c., p. 505. 54 GIOVANNI PAOLO II, enc. Redemptoris Missio, 54. ASSEMBLE A SPECIA­LE PER L'AFRICA. SIÍNODO DEI VESCOVI, Instrumentum laboris, 68. 55 Cfr. Documento dei Vescovi delTAFrica Orientale (AMECEA), Pastorale fa­miliare in Africa, 5, b), l.c., p. 211-212.

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