Folia Theologica 5. (1994)
Julio García Martín: Alcune considerazioni sul carattere missionario del "Catechismo della Chiesa cattolica"
CARATTERE MISSIONARY DEL CATECHISMO 81 La Eucaristia è la fonte e culmine di tutti i sacramenti. La liturgia euca- ristica si sviluppa in conformità ad una struttura fondamentale ehe è stata conservata lungo i secoli fino a noi, con due parti fondamentali, la liturgia della Parola e la liturgia eucaristica (n. 1346). Il pane e il vino sono la materia indispensabile, che per l’invocazione dello Spirito Santo di- ventano il Corpo e il Sangue di Cristo (n. 1333). II pane deve essere di frumento e il vino naturale, non corrotto48, e pereid non sono adatti altri elementi, anche se possano sembrare più tipici o culturali49. II sacramento del Ordine è costituito “dall’imposizione delle mani, da parte del vescovo, sul capo dell’ordinando come pure dalla specifica preghiera consacratoria” (n. 1573). I riti complementari variano secondo le tradizioni liturgiche. L’Ordine solo pud essere conferito da vesco vi va- lidamente consacrati (n. 1576) e a battezzati di sesso maschile unicamen- te, perché Cristo ha scelto degli uomini per formare il collegio apostoli- co. “La Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso. Per questo motivo l’ordinazione delle donne non è possibile (n. 1577; can. 1024). In questo modo risolve la questione che è stata solleva- ta sul sacerdozio delle donne. La dottrina sul Matrimonio è confirmata in questi termini “I protagonisti dell’alleanza matrimoniale sono un uomo e una donna battezzati, liberi di contrarre il matrimonio e ehe esprimono liberamente il loro consenso” 48 Principi e norme per l'uso del Messale Romano, n. 282: "Il pane per la celebra- zione dell'Eucaristia deve essere di solo frumento, confezionato di recente, e azzimo, secondo la tradizione della Chiesa latina"; n. 284: "Il vino per la celebrazione eucaristica deve essere tratto dal frutto della vite (cf. Le 22, 18), naturale e genuino, cioè non misto a sostenze estranee". Cfr can. 924, §§ 2 e 3. 49 In alcune riposte ai Lineamenta per VAssemblea speciale per VAfrica si chied, in nemo del\'"inculturazione" (cfr. nota 32), ehe nella liturgia eucaristica ssia usato il pane fatto con un prodotto tipico (riso) invece del pane di frumento, perché questo non è un elemento culturale ed è controproducente. "Gli sforzi compiuti finora riflettono l'attuazione del n. 38 (const. Sacrosanctum concilium). Risultato: una liturgia pericolosamente superficiale e non omo- genea. Per esempio, insistere nel mantenere l'uso del pane di frumento per l'eucaristia, pur adottando alcuni gesti di tipo vagamente africano al momento, diciamo, della «consacrazione», significa seguire lo spirito dell'arti- colo 38, restando esternamente fedeli alla tradizione, ma deformandone dall'interno il significato". "Cibo e cultura del cibo non possono essere ignorati nella pratica sacramentale. Tutto il significato dell'inculturazione va perduto quando la sostanza centrale dell'eucaristia é estranea", La pentola del sinodo africano, in II Regno-documenti 37 (1992) p. 307.