Folia Theologica 4. (1993)

János Sánta: Feuerbach come "rifondatore" del cristianesimo

FEUERBACH COME „RIFONDATORE” 47 valore. In tal modo la fede religiosa diventa il nemico della vita normale quotidiana come abbiamo schematizzato nell‘„Introduzione”. Si deve dire ehe la proiezione, come carattere psicologico delPuomo, esiste evidentemente. Si deve approvare la giustezza dell‘affermazione di Feuerbach, secondo cui l‘uomo, nella sua religiosità, immagina Dio ine- vitabilmente in modo antropomorfo, rivestendolo di proprietà umane po­sitive, cioè di bontà, di saggezza, di amore, di giustizia. Perö, questo rivestire non implica logicamente la non-esistenza di Dio. La proiezione puö avere la sua base propriamente nell'esistenza di un Essere supremo, che è la fonte della bontà, della saggezza ecc. Feuerbach pensa fondamentalmente in estremismi, cioè con categorie asso- lute e non in quelle relative. Nel suo sistema tutte le cose sono „nere” o „Manche”, senza sfumature. Perciô, egli parla necessariamente di un abisso tra i due grandi antipodi, Dio e 1‘uomo, che diventa sempre più profondo. 2. Il Dio-per-gli-uomini in Gesù Cristo Feuerbach stabilisée ehe solamente nella fede del Cristianesimo si trova la conseguenza logica della proiezione nel senso che 1‘uomo ha recato vicino a sè il Dio, 1‘essenza propria proiettata, ha inventato 1‘incamazione, perché afferma 1‘amore perfetto di Dio. Perö, nel fatto ehe Dio ha mani­festato il suo amore verso di noi, si è sottoposto alia legge universale dell*amore ehe unisce i singoli uomini. Conseguentemente Dio non è più rimasto 1‘Essere infinito, e Puomo puô cosî riacquistare la sua divinité, la dignità, che gli compete. Il „luogo” di questo possibile recupero non sta nel singolo, ma nella comunità umana, a causa dell'universalità delPamore. Feuerbach parla del Cristianesimo in un modo accentuato; non è casuale che proprio la religione cristiana sia maggiormente criticata, infatti, egli trova facilmente in essa il campo ideale di applicazione delle sue idee, perché questa religione pone al centro 1‘amore. E un grande merito di Feuerbach mettere in rilievo 1‘importanza della comunità che assicura ai singoli uomini la vera umanizzazione. Perö, esagera nel rivestirla dei carattere divino, cioè nel collocare Ia comunità umana (1‘umanitá globale) al posto di Dio. Similmente, si trova una certa 67 67 Cfr. ALESSI, Filosofia e Cristianesimo..., (FEUERBACH), Introd., trad. it. e commento, 222-224.

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