Folia Theologica 4. (1993)
János Sánta: Feuerbach come "rifondatore" del cristianesimo
46 J. SÁNTA VI. Valutazione del periodo umanistico Abbiamo visto dunque, a grandi linee, la presentazione dei secondo periodo intelletuale di Feuerbach, quello umanistico, i pensieri più importanti ehe toccano il terna centrale di questa tesina, cioè la „rifondazione” del cristianesimo, secondo la tendenza feuerbachiana. I quadri limitati di questo scritto non permettono una valutazione molto profondo della visione umanistica di Feuerbach, ma in ogni caso abbiamo bisogno di una certa chiarificazione dei punti più essenziali, data la grande importanza di questo periodo per le „prospettive” nuove del cristianesimo, e in genere della religione, ehe emergono. Nella visione feuerbachiana „non è stato Dio a creare 1‘uomo, ma è stato l‘uomo ehe si è creato Dio a sua immagine. (...) Feuerbach è alla ricerca della vera natura della religione (cristiana), ehe si trova nelPantropologia.”65 66 Si puô dire ehe questa affermazione dei professor Groth abbia un‘importanza centrale anche per il mio terna. Siamo davanti al problema delPantropoteis- mo, o, considerandone il processo, a quella della divinizzazione delFuomo, la cui teória è stata elaborata da Feuerbach, specialmente in questo periodo. La visione feuerbachiana in questo periodo viene caratterizzata come „un incunabolo della moderna problematica sulPemancipazione delLuomo.” Per una valutazione un po'più dettagliata vorrei scegliere tre elementi ehe, secondo me, caratterizzano (più o meno nel loro insieme) la visione di Feuerbach in questo periodo. Si tratta dei seguenti: il fatto della proiezione (il primo punto), il „Dio-per-gli-uomini” in Gesù Cristo (il secondo pun- to), e 1‘importanza di Lutero per Feuerbach (il terzo punto). 1. Il fatto della proiezione II pensiero più centrale, moite volte ripetuto da Feuerbach, è che 1‘uomo, nella religione, proietta la propria essenza fuori di sè e cosi crea Dio. Questo fatto è seguito necessariamente da un processo in cui 1‘essere proiettato diventa sempre più il nemico delPuomo dal momento che ogni propriété positiva umana sarà posseduta da Dio mentre 1‘essere umano rimane senza alcun 65 Cit. GROTH Bemd, Umanesimo ateo, in: Dizionario di Teológia Fondamentale, 1376. 66 Cit. RAMBALDI Enrico, Gli studi feuerbachiani di Carlo Aschen, in: Rivista di Filosofia, n. 64 (Torino 1973) 54.