Folia Theologica 4. (1993)

Recensiones

160 RECENSIONES KELETY, A., Beschreibendes Verzeichnis der altdeutschen Handschriften in ungarischen Bibliotheken, I-II, Budapest 1969-1973). Con la nuova direzione la metodológia della pubblicazione ha subito dei mutamenti. Si veda la lingua in cui è stato redatto 1’intero catalogo, il tedesco in luogo dei latino, ovviandosi cost ai problemi di interpretazione in sede di consultazione dei contenuti descrittivi. La lingua tedesca, al pari delle altre grandi lingue contemporanee, rende possibile una maggiore precisione nella utiliz- zazione dei termini tecnici. Öltre alla diversa utilizzazione della lingua è anche cambiata la forma dell’esposizione, con riguardo aH’ortografia dei testi latini medievali, alia soluzione delle abbreviazioni, ai dati circa le edizioni stampate, la letteratura ed eventuali osservazioni sulla tradizione manoscritta dei testo. Le variazioni dei metodo espositivo sono esaurientemente trattate dal direttore dei volume nella introduzione generale (pp. 13-15). Il ricercatore abituato alia grande ricchezza di manoscritti medievali, caratte- rizzante molti paesi dell’occidente europeo, si puö interrogare sulla necessità della realizzazione di una intera collana di cataloghi dedicata ai frammenti dei diversi codici. Riguardo alia cultura libraria dell’Europa centro-orientale, spe- cialmente dei bacino dei Carpazi, la risposta a questo quesito è scontata, si tratta di una necessità effettiva. Storicamente, fino alia dominazione dei turchi, la ricchezza delle raccolte dei manoscritti in queste terre era notevole, ma in seguito alia dominazione suindicata, la stragrande maggioranza dei manoscritti andó distrutta. Attualmente una delle più attendibili ricostruzioni della vita culturale dell’epoca medievale è possibile grazié al reperimento e studio dei superstiti frammenti dei codici (cf. MEZEY, L., Fragmenta Codicum. Egy új forrásterület feltárása, in: Magyar Tudományos Akadémia Nyelv- és Iroda­lomtudományi Osztályának Közleményei 30 [1978] 65-90). Ma detto questo, sorge subito il quesito circa la provenienza dei frammento a disposizione e si presentano numerose difficoltà ehe impediscono la précisa determinazione del luogo di origine e di uso dei frammenti, reperiti spesso nella rilegatura di libri stampati conservati attualmente in Ungheria. Tuttavia in molti casi si puô provare con certezza ehe il manoscritto proviene da un determinato luogo o ehe esso è stato usato in una regione précisa. Il presente volume è stato redatto con molta prudenza sotto questo aspetto. Ove gli indizi non siano sufficenti peruna afferma- zione sicura, si indica l’incertezza con un punto interrogativo. Infatti, in molti casi (nella maggioranza dei casi), i ricercatori non hanno avuto sufficienti elementi di prova per un incontrovertibile giudizio. Questo volume dei catalogo si propone di raccogliere i frammenti conservati nelle biblioteche della città di Esztergom. Tre sono le biblioteche esaminate dall’équipe dei ricercatori: la Biblioteca della Cattedrale, la Biblioteca Comu- nale e la Biblioteca del Convento dei Francescani. La descrizione dettagliata della storia di queste Biblioteche si trova nel primo studio introduttivo del

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