Folia Theologica et Canonica 11. 33/25 (2022)
Ius canonicum
L’ESPERIENZA CANONICA PER L’AMMINISTRAZIONE DI UNA DIOCESI 123 piu bella della facoltä. Successivamente, questo padre mori. Nel 1998 dopo la riorganizzazione dell’abbazia cistercense rappresentanti dell’abbazia venivano a richieder indietro il tappeto ed alcuni mobili antichi dalia facoltä. Come decano, con il consenso del consiglio di facoltä, ho restituito tutto dopo ben 48 anni. Un’altra osservazione merita il fatto ehe uno degli scopi dei beni ecclesiastici é il sostentamento dei clero. Tale sostentamento é un dovere speciale déllé diocesi o di altre unitá che incardinano i chierici (cff. CIC, can. 281). Si ipotizza che le diocesi possano avere un istituto speciale che raccolga i beni al fine di prowedere il sostentamento dei chierici (cff. CIC, can. 1274, § 1). Questo presuppone tacitamente, che in molte parti esistevano dei benefici e i beni ehe vi appartenevano si potevano trasferire a questo fondo (cff. CIC, can. 272). Dove, invece, non vi erano mai dei benefici o dove lo Stato ha confiscato tutto il patrimonio ecclesiastico senza alcun indennizzo, il sostentamento dei clero puó essere una questione aperta. La diocesi dovrebbe garantire fin dall’ordinazione sacerdotale tale sostentamento, ma se non é in grado, ció nonostante il Vescovo puö, magari anche deve, ordinare dei nuovi sacerdoti per seguire il comandamento del Signore ehe ci obbliga di annunciare il Vangelo a tutti i popoli fino alia fine del mondo (cfr. Mt 28,19-20). Ci sono alcuni casi, quando mancano solo i fondi stabili da centralizzare. In altri casi, poteva essere non riconosciuto oppure esser vietato Pintero organismo della Chiesa. Nei tempi sovietici, per esempio, la Chiesa greco-cattolica in Ucraina, in Romania ed altrove era vietata e i sacerdoti avevano un lavoro civile per sopravvivere. Sembra un problema strutturale in molte parti deli’Africa la mancanza della soluzione istituzionale del sostentamento degno dei chierici. Piú povera é la Chiesa universale, menő puó aiutare economicamente a risolvere questa situazione. c. Unitá nelPattivitä processuale e penale Ci sono grandissime differenze tra le diocesi del mondo riguardo alia possibilitä di far funzionare dei tribunali prowisti di tutti i mezzi e composti da personale competente. Se la diocesi é benestante, il Vescovo puö trovare dei sacerdoti e dei laici ben formati che possono dedicarsi a tempo pieno a questo tipo di lavoro. Puö garantire anche gli uffici per il tribunale. Se é necessario puö anche lasciar concedere la gratuitá del processo in modo generoso. Se la diocesi non ha mezzi sufficienti, i giudici e gli altri ministri del tribunale hanno spesso un altro lavoro, per esempio sono parroci. Essi avranno poco tempo per il lavoro professionale e il risultato potrá essere il prolungamento dei processi o anche la superficialitá di tutta la procedura. Molto spesso non aiuta nemmeno il cambio del personale perché anche i nuovi collaboratori saranno presi da tanti impegni. Esiste la possibilitá teorica di finanziare il funzionamento dei tribunali con i pagamenti déllé parti in causa. Questo, perö, starebbe in netto