Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Recensions
292 RECENSIONS Boni, G., La recente attivitá normatíva ecclesiale: finis terrae per lo ius canonicum? Per una valorizzazione del ruolo dei Pontificio Consiglio per i testi legislativi e della scienza giuridica nella Chiesa, Collana Open Access ‘Un’anima per il diritto: andare piú in alto’ diretta da G. Boni, Mucchi Editore, Modena 2021, pp. 330 Iniziando la lettura di questo corposo e documentato volume mi é venuto subito in mente il motto di Ferdinando I d’Asburgo,/zűt iustitia et pereat mundus, ma soprattutto l'adattamento piü intelligente e positivo che ne fece Hegel, fiat iustitia ne pereat mundus: deve essere fatta giustizia affinché il mondo non perisca e possa vivere in una pace operosa e fruttuosa, realistica veritá del resto giá ricordata ‘qualche’ secolo fa dal próféta Isaia (cf 32, 17). Impressione ehe é stata ampiamente confermata proseguendo in una lettura ehe non puö ehe essere pensosa, e non cursoria, al fine di poter debitamente riflettere su questioni e problematiche vitali per tutto il popolo di Dio, evidenziate ed espresse sempre con rispettosa parresia, riguardanti la produzione dei diritto e Eamministrazione della giustizia senza le quali in una societá, anche se sui generis come la Chiesa cattolica in quanto non solo esigenza della sua natura sociale, tutto inesorabilmente svanisce come neve al sole. Due aspetti, in particolare, mi sembrano importanti da evidenziare per comprendere la lettera e lo spirito di questo approfondito studio. Prima di tutto la passione dell’A. per il diritto e la giustizia, manifestazioni di una piű ben profonda passione per la persona, per la Chiesa e Cristo ehe ne é il fondatore. In secondo luogo la sua alta e riconosciuta competenza giuridica a livello intemazionale, qualitá per la quale é annoverata proprio tra i Consultori di quel Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi ehe deve essere coito come il ‘fulcro’ dei suo studio, piú che il mero oggetto. Se questi due aspetti non sono tenuti costantemente presenti, si corre il rischio di equivocare e di arrivare a conclusioni completamente aliene alPA. Inoltre, non é trascurabile, per comprensibili motivi, il segnalare che: “11 presente libro é nato ed é stato passo a passo elaborato anche attraverso un continuo confronto con il Professor Giuseppe Dalia Torre: come dei resto tutti i miéi scritti, ma questo in modo particolare, attesa la delicatezza di molti terni trattati” (p. 12). Infatti, il compianto Prof. Dalia Torre, prematuramente scomparso il 3 dicembre dei 2020, Maestro dell’A. fin dal 1989, é stato indiscutibilmente e unanimemente riconosciuto da tutti come un competente, equilibrate e fedele collaboratore della Santa Sede, ragione per la quale la sua supervisione e soprattutto il suo spingere l’A. nel proseguire la ricerca per arrivare alia sua pubblicazione, sono una garanzia unica per quanto riguarda la scientificitá e le finalitá. Quindi, solo in queste prospettive e contesto si potrá cogliere la finalitá di questa indagine a tutto campo sulla produzione normatíva canonica recente, per verificame la validitá e le criticitá in riferimento in particolare ai diritti