Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)

Recensions

RECENSIONS 291 chiamati alia concreta organizzazione della potestá giudiziale nella Chiesa particolare affidata alia loro cura pastorale: in tale ottica, infatti, l’avvocato canonista puö rivelarsi una preziosa risorsa per il Vescovo diocesano, metten­­do a disposizione le proprie competenze tecniche e il ricchissimo bagaglio di esperienza maturato negli anni dell’esercizio della professione, collaborando altresi nelle strutture ehe si vanno sempre piü costituendo a liveilo diocesano e ehe sono inserite nell’ambito della pastorale familiare, deputate all’informa­­zione, consiglio e mediazione delle persone separate e delle coppie in crisi e, se dei caso, alia verifica dei presupposti per 1’eventuale introduzione di una causa per la dichiarazione di nullitá di matrimonio. In questo contesto si puö vedere quanto ora previsto per la preparazione dei personale dalia recente Istruzione ‘Gli studi di Diritto Canonico alia luce della riforma dei processo matrimoniale’, emanata il 29 aprile 2018 dalia Congregazione per 1’Educazio­­ne Cattolica. Infine, considerando gli entusiasmi ehe la riforma in parola ha prodotto in seno all'opinione pubblica, ingenerando talora anche un fraintendimento dello spirito con cui questa é stata donata dal Santo Padre alia Chiesa, l’Autore non manca di sottolineare il dovere del patrono ecclesiastico di portare chiarezza nei confronti di chi ignora il vero senso del documento di riforma, spiegando ehe questi non segna affatto l’introduzione del ‘divorzio’ nella Chiesa, né rap­­presenta una sorta di apertura o di adeguamento della Chiesa stessa ai tempi modemi, atteso ehe la Veritá annunciata da Cristo non é plasmabile secondo le contingenze storico sociali, ma ha valore sempre, e sempre costituisce quella novitá di vita ehe dona bellezza e pienezza alia vita deifuomo (cf Gv 8, 32). Il volume di Francesco Ferone, in conclusione, dimostra come dall’analisi della riforma e delle ragioni piü profonde ehe 1’hanno animata emerga una rinnovata lettura della figura dei patrono ecclesiastico, chiamato a farsi prossi­­mo dei propri assistiti, servendo il Regno di Dio attraverso il loro desiderio di veritá sulla loro storia matrimoniale con cuore umile e libero da ogni calcolo o pianificazione. In questo risuona oggi quasi come ammonimento quanto scritto riguardo il rapporto tra la veritá e la caritá da Romano Guardini: “Non si puö staccare la veritá dali'amore. Dio non é solo veritá, ma é anche amore. E gli abita unicamente nella verita ehe viene dali ’amore” (Lettere suli ’auto­­formazione, Brescia 1958, p. 23: nostro é il corsivo). P. Bruno Esposito, O. P.

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