Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)

Sacra theologia

UNIVERSALISMO CATTOLICO E PARTICOLARISMO NAZIONALE IN UNGHERIA... 53 várad e di Szatmár che rimasero in Ungheria eressero due amministrazioni apostoliche.42 III. GOVERNO DELLE DIOCESI Per tutti gli stati successori della Monarchia Austro-Ungarica risultö una que­stione centrale ehe i dirigenti delle chiese funzionanti nei loro territori fossero leali coi nuovo potere di stato. Per ottenere questo scopo fecero di tutto per allontanare i vescovi ungheresi, considerati nemici dalle loro sedi ehe non si trovavano piü in territorio ungherese. Contemporaneamente cosi facendo pre­­tesero anche di avere un'influenza suile nuove nomine. Con riguardo al fatto ehe una sede vescovile secondo il diritto canonico diventa vacante quando il vescovo muore, si dimette, o viene deposto, i nuovi govemi (quando non ave­­vano abbastanza pazienza per attendere la morte dei dato vescovo) cercarono di forzarli alie dimissioni. In Cecoslovacchia il govemo di Praga cereo di ottenere la sostituzione di tutta la conferenza episcopale ungherese. I vescovi Farkas Radnai di Beszterce­bánya e Vilmos Batthyány furono espulsi dal paese e forzati a presentare le dimissioni giá nel marzo dei 1919.43 Il vescovo di Szepes, Sándor Párvy poté evitare questa sorte, perché nel frattempo mori a Budapest il 24 marzo 1919. Il potere cecoslovacco tento ripetute volte di allontanare anche i vescovi Lajos Balás di Rozsnyó e Ágoston Fischer-Colbrie di Kassa. Per esempio il ministro degli esteri Benes, nel suo dispaccio inviato all’incaricato d’affari presso la Santa Sede, Krofta il 17 settembre 1920 scrisse espressamente: “c’e bisogno di «liquidare» il Fischer-Colbrie a Kosice e Balás a Roznava che non paria slovacco.”44 Il vescovo Balás, vessato piü volte, mori proprio il giomo dopo 1’invio di questo telegramma, il 18 settembre, mentre tra i vescovi ungheresi l’unico ehe godeva di simpatia fra gli slovacchi,45 Ágoston Fischer-Colbrie fri tollerato fino alia sua morte avvenuta nel 1925. In Romania i vescovi delle diocesi di Nagyvárad e Szatmár, Miklós Szé­chenyi e Tibor Boromisza potevano govemare le loro diocesi fino alia loro morte, avvenute rispettivamente nel 1923 e nel 1928,46 mentre Gyula Glattfel-42 Inter Sanctam Sedem et Romániáé Regnum sollemnis conventio, (10 mai. 1927): AAS 21 (1929) 441-451. 43 Salacz,GA magyar katolikus egyház, 13; Hrabovec, ESlovensko a Sväta stolica, 110, 129, 139-144, 146-150. Kérdik, M., La diocesi di Roznava, 104. 44 Citato da: Kérdik, M., La diocesi di Roznava, 136. 45 Nunzio Valfré di Bonzo al Card. Gasparri. 18gennaio 1919. ASRS AA.EE.SS.,Austria-Ungheria, 1919, pos. 1320, fasc. 519, ff. 41r-44r. Riprodotto da: Hrabovec, E., Slovensko a Sväta stolica, 108-109. 46 Salacz, G., A magyar katolikus egyház, 81.

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