Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)

Ius canonicum

246 JUAN IGNACIO ARRIETA to canonico del 1983, ci troviamo poi con un testo ehe, öltre ad essere la traduzione in linguaggio giuridico della ecclesiologia del Concilio Vaticano II, ha saputo istaurare anche- grazié alle ampie consultazioni con 1’intero episco­pate - un rilevante decentramento nella Chiesa, necessario corollario in questo campo della dottrina sulla sacramentalita del episcopate. II Codice rappresen­­ta il nucleo centrale nel quale viene inserito il diritto particolare delle Confe­­renze episcopali e delle Chiese locali. D’altro lato, occorre anche adoperarsi perché i testi codiciali si mantengano in contatto con la mutevole realtá sociale della Chiesa, in modo da essere ef­­fettivamente utili a preservare l’ordine di giustizia ehe in essa deve imperare. Queste esigenze hanno determinate nel pontificate di Francesco l’introduzio­­ne di successive modifiche al testo del Codice. II. La modifica del processo matrimoniale Il primo provvedimento dato da Francesco con modifiche ai canoni del Codice di diritto canonico é awenuta, come ricordiamo, con il motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus6 che ha sostituito i ventuno canoni del capitolo del Libro VII riguardanti la cause per la dichiarazione di nullitä del matrimonio. Anche se da tempo sia la dottrina ehe le varie istanze pastorali stavano manifestando la necessitá di adeguare il suddetto processo alle attuali circostanze d’insieme nella Chiesa, a innescare la meccanica della riforma delle norme é stato l’am­­pio consenso dato al n. 100 deli’Instrumentum laboris dell’Assemblea Stra­­ordinaria del Sinodo del 2014. Va detto ehe dal 2009 il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi lavorava, dietro indicazione di Benedetto XVI, per una riforma dei sistema matrimonia­le non solo processuale, ma anche sostanziale, ehe includeva una ridefinizione del polemico can. 1095 CIC alia luce della giurisprudenza rotate. Anche se si era arrivato a preparare una bozza definitiva, il documento non superö le varie istanze consultive all’intemo della Curia Romana. Papa Francesco assegnö ad un’altra Commissione il ruolo di preparare in modo cetere la modifica del processo matrimoniale e, con sorpresa quasi ge­nerate, T8 settembre 2015 venne annunziata la promulgazione dei citato motu proprio, assieme ad un parallelo testo orientale7, e alte due rispettive Regole procedurali relative a ciascuno dei due provvedimenti pontifici. 6 Cfr. Franciscus, M.P. Mitis Iudex Dominus Iesus (15 aug. 2015): AAS 107 (2015) 958-967. Franciscus, M.P., Ratio procedendi in causis ad matrimonii nullitatem declarandam (15 aug. 2015): AAS 107 (2015) 967-970. 7 Cfr. Franciscus, M.P. Mitis et misericors Iesus (15 aug. 2015): AAS 107 (2015) 946-954. Fran­ciscus, M.P., Ratio procedendi in causis ad matrimonii nullitatem declarandam (15 aug, 2015): AAS 107 (2015) 954-957.

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