Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

LE CARATTERISTICHE DELL’ESPIAZIONE NELLA VITA DI FEDE IN UNGHERIA 39 nelle tue mani la mia anima”5. Da questo punto in poi, 1’anima ungherese ha un legame speciale verso la Santa Vergine. Questa appartenenza particolare, in­veste gli ungheresi ad una “responsabilitä elevata” in campo spirituale: chi é portatore di una grazia o di un privilegio spirituale, puö diventare ancor piü ber­­saglio agli attacchi e alle tentazioni dei Maligno6 7. I cattolici ungheresi sono abbastanza aperti all’espiazione, e molti di essi partecipano volentieri alle preghiere di questo tipo, anche se, dobbiamo dire, la generazione dei giovani avrebbe ancor bisogno di rendersene consapevole la necessitä. 2. Per comprendere le radici dello spirito deli’espiazione d'oggi: le lettere circolari della Conferenza Episcopale Ungherese del 1946 e del 1947 La necessitä dell’espiazione, per sperimentare la misericordia di Dio mediante la conversione é stata chiaramente espressa nelle lettere circolari della Confe­renza Episcopale Ungherese del Natale 1946 e in quella del 15 agosto 1947. Dopo gli anni cruenti della 11° Guerra Mondiale, il nostro paese non si é rip­­reso ancora. “Finché sopra l’Ungheria peccatrice non si innalzerä con volto oran­te e penitente l’Ungheria che si rivolge verso Dio, che ritoma al sopranaturale, e che rinnova spiritualmente (...)”\ la Patria non poträ sperare miglioramento, speigano i vescovi ungheresi. Poco avanti, il documento richiama l’attenzione alPimportanza deli’espiazione, accentuata anche nei messaggi di Fatima: 5 Majsai, M. - Székely, L., Boldogasszony Anyánk, Budapest 197., 30; cfr. anche Vizkelety, A. - Rónay, L., Ungarn, in Bäumer, R. - Scheffczyk, L. (Hrsg.), Marienlexikon, VI. St. Ottilien 1994. 538; e Balogh, A. F., Beatissima Virgo Maria Mater Dei, qua Regina et Patrona Hunga­­riarum, Historico-Pragmatice adumbravit, Agriae 1872. 25-26. 6 Netla nostra area esistono anche numerose consuetudini e pratiche molto negative. La lingua ungherese é purtroppo molto “alienata” alle forme piü variegate delle bestemmie. Secondo la valtuazione dei vescovo Ottokár Prohászka, durante la I guerra mondiale, emessa nella sua ome­­lia dei 1° gennaio 1916, gli ungheresi non vinceranno la guerra, perché le bestemmie li allonta­­tanto da Dio (cfr. Prohászka, O., Sololoquia, in Schütz, A. (ed.), Prohászka Ottokár össze­gyűjtött munkái, XXIII. Budapest, s. n., 297). I soldati ungheresi ubriachi, ehe sparavano bestemmiando, sono stati messi come esempio negativo, in contrasto all’esercito di János Hu­nyadi (secolo XV), il quale, secondo le fonti, ha pregato spesso il rosario e prima delle battaglie piü importanti contro i Turchi, ha richiesto dai suoi soldati di confessarsi e comunicarsi (cfr. Majsai, M. - Székely, L., Boldogasszony Anyánk, 48). Negli ultmi sei decenni in Ungheria si sono registrati circa di 6,5 milioni aborti. 7 Lettem circolare della Conferenza Episcopale Ungherese, Natale 1946: Circulares Dioecesanae (Esztergom, 1946, 1-2) fle traduzioni sono proprie].

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