Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

38 ZOLTÁN KOVÁCS Ora, volgiamo lo sguardo su alcune manifestazioni pratiche, concretamente per quanto riguarda il nostro territorio ungherese, qui, nel cuore dell’Europa. punto d’incontro tra Oriente ed Occidente. I. LO SFONDO E LE PRATICA DEI MOVIMENTI DEI TEMPI PRESENTI Per quanto riguarda l’espiazione, possiamo affermare ehe la restituzione, la ri­­parazione, la ripristinazione dei danni causati con i peccati, fanno parte della pratica e della natura della realtä cristiana, dato che “il peccato grave ci priva della comunione con Dio e percio ci rende incapaci di conseguire la vita eterna. la cui privazione é chiamata la »pena eterna« del peccato. D’altra parte, ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiü, sia dopo la morte, nello stato chiamato Purgatorio”3. L’esigenza di supplicare il Signore per i peccati e per la conversione dei pec­catori ha il suo ragione d’essere nella preghiera delle varie comunitä ehe sento­­no come propria vocazione 1’espiazione. L’Ungheria, paese consacrato alia Santa Vergine4, non sembrava essere sempre fedele a tale “privilegio”. Le scia­­gure sofferte nella storia comunque, non possono essere interpretate esclusiva­­mente come condanna per i peccati. La conversione delle persone, famiglie e comunitä che stanno lontano da Dio certamente darebbero un contributo im­portante per ritrovare il Signore misericordioso ed „essere ritrovati” da Lui. 1. Uno sguardo alie radici: un legame speciale con Maria, Patrona Hungáriáé e l’atteggiamento morale deipopolo Nel cuore dei cattolici ungheresi, soprattutto tra i piü anziani, vive una forte con­­vinzione: siamo un popolo “specialmente caro” alia Santa Vergine, e PUngheria é il “Paese di Maria”. Infatti, secondo la Leggenda di Hartvik (secc. XI—XII). il re Stefano, prima di morire, “alzate le sue mani e i suoi occhi verso il cielo. cosi gridö: Regina dei Cieli. Protettrice celebre dei mondo, con la mia ultima supplica affido nella tua protezione la santa Chiesa insieme con i vescovi e i sa­cerdoti, il paese con i capi e con la gente. Dicendo loro un ultimo addio, affido 3 Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1472. 4 Cfr. Kovács, Z., “Ime az Úr Szolgálóleánya”, Teológiatörténeti, szisztematikus és gyakorlati áttekintés a mariológia tanulmányozásához, Budapest 2016. 184.

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