Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

COME AIUTARE NELLA CONFESSIONE CON L’EMPOWERMENT...125 lo stesso confessore che per questo ha bisogno di una buona dose di conoscenza di se! Dato che la relazione che nasce nel processo della riconciliazione chiama in causa anche l'inconscio personale6, se il confessore non matura nella sua conoscenza di se, allora é piü che probabile che l’autoritä consegnatagli nella confessione venga abusata, cioé diventi una lotta per il potere su una persona immatura, e il confessore finisca per concentrarsi prevalentemente sull’impor­­tanza del potere di chi comanda e controlla nel procedere della confessione! Se una persona - nel nostro caso il confessore - é molto immatura o semplice­mente ancora inesperta o impreparata, di solito la questione dei potere acquista un'importanza particolare per lui. Se invece cerca di prepararsi il meglio possi­bile, si mette sulla strada della maturazione progressiva, allora riuscirä ad acqui­­sire la capacitä dell’empowerment (potenziamento) che gli sarä di grande aiuto nelle confessioni. Forse una delle preparazioni migliori per i futuri confessori é di far esperienza di ‘impotenza’ (l’ambito spirituale) che corrisponderebbe all’empowerment (l’ambito psichico): tali esperienze aiuteranno a non usare in ogni modo il potere (come il modo di imporre, costringere) e a evitare 1’abuso dello stesso potere7. Secondo Cencini 1’impotenza é il “luogo di liberazione dalle mie pretese di onnipotenza spirituale, dal perfezionismo ossessivo, dal nar­­cisismo disperato”8. Se un confessore sperimenta l’impotenza spirituale, allora avrä una conoscenza di se piü sviluppata e probabilmente sarä anche piü aperto ad imparare ed applicare anche l’empowerment nel procedere della confessione. Quali caratteristiche avrä questo empowerment e perché potrebbe evitare la possibilitä dell’abuso nell’esercizio del potere, dell’autoritä? L’empowerment é una capacitä/un atteggiamento contrario alia voglia di potere: chi cerca il po­tere, cerca prima di tutto di essere abile nell'influenzám, controllare, costringe­re e manipolare Faltra persona9, perché pensa che piü potere ha una persona, meno ne avrä Faltra, infatti parte dal presupposto che il potere é sempre presen­te in misura limitata, dunque sarebbe meglio per lui averne il piü possibile. L’empowerment invece mira a riconoscere tutte le potenzialitä dell’altra per­sona e l’aiuta a svilupparle tutte quante tramite l’incoraggiamento e la guida10, e pensa che il potere non é quantitativo e limitabile. In questa concezione si parte dal presupposto che piü potere si dä all’altra persona, piü potere si puo ri­­cevere, non tanto suli’altra persona ma sopra se stessi, cioé si dä sempre, senza 6 Cfr. Sovernigo, G., Senso di colpa, peccato e confessione, 10. 7 Cfr. Cencini, A., Essere strumenti di perdono, perché noi per primi l’abbiamo ottenuto da Dio’’(MV 14). Per un cammino spirituale, in Rivista di Teológia dell’Evangelizzazione XXI (2017) 41 (Supplemento) 113. 8 Ibid., 113. 9 Cfr. Balswick, J. O., The Family. A Christian Perspective on the Contemporary Home, Michi­gan, 2007.27-31. Sovernigo, G., L’umano in confessione, 80. 10 Cfr. Balswick, J. O., The Family. A Christian Perspective on the Contemporary Home, 27-31.

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