Folia Theologica et Canonica 5. 27/19 (2016)

IUS CANONICUM - Giuliano Brugnotto, La comprensione dell’atto amministrativo e del rescritto alla luce dei carni. 36 e 17 del Codice di diritto canonico - Annotazioni sul rescritto di Papa Francesco del 7 dicembre 2015

192 GIULIANO BRUGNOTTO Nella elaborazione dei canoni relativi ai rescritti della prima codificazione, i vota vennero affidati a due consultori: Pompili e Giorgi. Entrambi presentaro­no una proposta con differenze notevoli Puna dall’altra. Pompili inizia con questa affermazione: «Rescripta Stimmi Pontifìcis cuivis subito fas est impetrare, nisi ex iure communi propter scelus aut dolum expresse prohibeatur. Rescripta gratiae etiam pro alio im­petran possunt praeter assensum partis: verum ut gratia valeat debet ab eo cui con­cessa fuit acceptari»." Si desume che il riferimento è al rescritto che il Sommo Pontefice concede ad una richiesta e il rescritto con il quale si concede una grazia può essere richies­to per altri anche al di fuori del consenso della parte. Più scarnamente il Giorgi propone come primo canone: «Rescripta impetran possunt ad omnibus, quibus speciale vetitum non obstat». E il canone secondo proposto recita: «Si quis super aliqua controversia praesumpserit impetrare rec­ripta pro alio, sine speciali eius mandato, rescripta ipsa non valeant; “nisi forte impetrator de illis personis extiterit, a quibus non debet exigi de iure mandá­tum”»11 12. Secondo le regole date ai consultori per cui i canoni dovevano ripro­durre testi normativi preesistenti per garantire la continuità della tradizione giu­ridico canonica1’, la citazione diretta è alla decretale Nonnulli14 di Innocenzo III nel Concilio Lateranense IV'5 e la decretale Ex parte16 di Gregorio IX al Vesco­11 Pompili, B. votum De Rescriptis, inASV, Pccdc. scatola 10. 12 Giorgio, 0., votum De Rescriptis, in ASV, Pccdc, scatola 10. 13 Regolamento per la Commissione Pontificia istituita daI Santo Padre per la codificazione deI diritto canonico, in Llobell, J. - De Leon, E. - Navarrete, J. (a cura di), Il libro "De proces­si bus” nella codificazione del 1917, Studi e documenti, I: Cenni storici sulla codificazione "De iudiciis in genere”. Il processo contenzioso ordinario e sommario. Il processo di nullità del matrimonio, Milano 1999. 228 laddove l’ottavo articolo prescriveva: «Nella compilazione dei canoni od articoli i Consultori dovranno conservare, per quanto è possibile, le parole dei docu­menti dai quali sono estratti, distinguendole con apposite virgolette, curando allo stesso tempo la brevità e la chiarezza e riportando quei brani che servono per ben apprezzare il lavoro di com­pilazione. con la indicazione esatta della pagina, volume ed edizione». 14 X 1.3.28: Friedberg , Ae. (ed.), Corpus iuris canonici, II. Lipsiae 1881 (Friedberg II) 31. 15 Can. 37: Cum autem lites restringendae sint potius quam laxandae, hac generali constitutione sancimus, ut si quis super aliqua questione de caetero sine mandato speciali domini literas apos­tólicas impetrare praesumpserit, et literae illae non valeant et ipse tamquam falsarius puniatur, nisi forte de illis personis exstiterit, de quibus non debet exigi de iure mandátum. Conciliorum Oecumenicorum Decreta, Bologna 19912 (COD) 252. 16 X 1.3.33: Quia vero iuxta generalis statuta concilii apostolicae literae, quas sine speciali manda­to domini quis impetrat, valere non debent, nisi sit de illis personis, a quibus non est exigendum de iure mandátum, mandamus, quatenus, si revocado mandati ad procuratorem pervenit, quum minus valere debeant literae, quae impetrantur ab ilio, a quo mandátum dominus revocavit, in negotio iuxta priorum continentiam literarum, non obstantibus posteriori bus, procedatis. Fried­­berg II. 33.

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