Folia Theologica et Canonica 5. 27/19 (2016)
IUS CANONICUM - Giuliano Brugnotto, La comprensione dell’atto amministrativo e del rescritto alla luce dei carni. 36 e 17 del Codice di diritto canonico - Annotazioni sul rescritto di Papa Francesco del 7 dicembre 2015
FOLIA THEOLOGICA ET CANONICA (2016) 189-199 Giuliano Brugnotto LA COMPRENSIONE DELL’ATTO AMMINISTRATIVO E DEL RESCRITTO ALLA LUCE DEI CANN. 36 E 17 DEL CODICE DI DIRITTO CANONICO- Annotazioni sul rescritto di Papa Francesco del 7 dicembre 2015 -I. La TIPOLOGIA DELL’ATTO AMMINISTRATIVO RESCRITTO; II. COME SI DEVE COMPRENDERE IL RESCRITTO?; Conclusione Il 7 dicembre 2015 Papa Francesco ha emanato un rescritto ex audientia “Sul compimento e l’osservanza della nuova legge del processo matrimoniale”. Esso riguarda le Lettere apostoliche dato in forma di Motu proprio Mit is iudex Dominus lesus e Mit is et misericors Iesus del 15 agosto 2015 con le quali Papa Francesco ha riformato alcuni canoni dei vigenti Codici latino e delle Chiese orientali sul processo per la dichiarazione di nullità del matrimonio1. 1 Francesco, lettera apostolica Motu proprio Milis iudex Dominus lesus (15 agosto 2015): L'Osservatore Romano (9 settembre 2015) 3-4; lettera apostolica Motu proprio Milis et misericors lesus (15 agosto 2015): L ’Osservatore Romano (9 settembre 2015) 5-6. Con i due motu proprio il Pontefice riforma il processo per la dichiarazione di nullità del matrimonio mediante la sostituzione di 21 canoni nei codici latino e orientale e con 21 articoli di Regole procedurali per la trattazione delle cause di nullità matrimoniale (d’ora in poi RP). Finalità della riforma è rendere i processi più snelli inserendoli in un più significativo contesto pastorale per far percepire, ai fedeli che si trovano in situazione matrimoniale ferita, la vicinanza della Chiesa. I punti salienti della riforma sono: 1 ) non è più richiesta obbligatoriamente la doppia sentenza conforme in favore della nullità perché la dichiarazione sia esecutiva; 2) la possibilità del giudice unico sotto la responsabilità del vescovo; 3) il vescovo il giudice unico, che deve essere chierico; 4) viene introdotto il processo più breve oltre a quello documentale già presente nei codici; 5) l’appello verrà fatto alla sede metropolitana; 6) le conferenze episcopali sono chiamate a rispettare il diritto dei vescovi di organizzare la potestà giudiziale nella propria Chiesa particolare; 7) si mantiene l’appello alla Rota Romana la cui legge propria sarà adeguata alle norme della riforma. Papa Francesco dispone la sostituzione dei canoni dall’8 dicembre 2015 e afferma che l’applicazione del canone sulla esecutività della prima sentenza pro nullità «si applicherà alle sentenze dichiarative della nullità del matrimonio pubblicate a partire dal giorno in cui questo motu proprio entrerà in vigore». I due testi normativi, che producono notevoli conseguenze nei diritti e doveri dei fedeli, sono apparsi in lingua italiana il 9 settembre 2015 e successivamente nel sito www.Vatican, va [accesso: 30 gennaio 2016]: il motu proprio per la modifica del codice latino in lingua latina e altre quattro lingue moderne; il motu proprio per la modifica del codice orientale in lingua latina e altre sette lingue moderne. Tuttavia il testo in “Acta Apostoiicae Sedis” che, a norma del can. 8 § 1 del codice latino (e del can. 1489 § 1 CCEO) è la forma ordinaria di promulgazione non essendo stato stabilito un modo diverso nella legge stessa, è divenuto conoscibile solo a fine giugno 2016 quando il fascicolo recante la data 4 settembre 2015 è stato stampato e distribuito