Folia Theologica et Canonica 3. 25/17 (2014)
IUS CANONICUM - Helmuth Pree, Questioni interrituali e interecclesiali nell’amministrazione Dei sacramenti
QUESTIONI INTERRITUALI EINTERECCLESIALI. 219 4, 696 §§ 2 e 3 CCEO), sebbene preveda per alcuni sacramenti determinati requisiti per la liceità della ricezione (p. es. c. 696 § 3 CCEO). Inoltre, a determinate condizioni, viene riconosciuta la valida e lecita ricezione di sacramenti in Chiese acattoliche, dove esistono validi sacramenti (cfr. cc. 671 § 2 CCEO, 844 § 2 CIC). 2. Principi interecclesiali (interconfessionali) a) Riconoscimento della autonomia Facendo riferimento alle Chiese orientali ortodosse, il Concilio Vaticano II afferma: “Fin dai primi tempi le Chiese d’Oriente seguivano discipline proprie, sancite dai santi padri e dai concili, anche ecumenici (...) Il sacro Concilio, onde togliere ogni dubbio, dichiara che le Chiese d’Oriente, memori della necessaria unità di tutta la Chiesa, hanno facoltà di regolarsi secondo le proprie discipline, come più consone all’indole dei loro fedeli e più adatte a provvedere al bene delle anime” (Vat. II UR 16).22 La portata di questa decisione non può venire sopravvalutata, tanto per l’ecumenismo 23 quanto per le fattispecie interecclesiali nell’ambito dell’amministrazione dei sacramenti (cfr. cc. 780, 781, 671 §§ 2—4, 681 § 5, 834 § 2 CCEO ).24 Com’è ben noto, sulla base della distinzione fra Chiese e Comunità ecclesiali separate (UR 13-23), il Concilio non parla di una simile facoltà se secundum proprias disciplinas regendi riguardo alle Comunità ecclesiali separate dell’Ovest, le quali sono provenute dalla Riforma e non hanno conservato il valido sacramento dell’ordine25 e quindi non condividono la caratteristica di essere “Ecclesiae” con le Chiese separate dell’Oriente.26 22 Cfr. Orientalium Ecclesiarum, 5, dove il Concilio parla non di una “facoltà” (facultas), ma di un diritto e dovere delle Chiese d’oriente come anche d’occidente di reggersi secondo le proprie discipline particolari: iure poliere et officio teneri. 23 Hilberath, B. J., Theologischer Kommentar zum Dekret über den Ökumenismus, in Hüner- mann, P. -Hilberath, B. J. (Hrsg.), Herders Theologischer Kommentar zum Zweiten Vatikanischen Konzil, III. Freiburg i.B. 2005. 69-223, 171s. 24 In quanto alla portata della decisione conciliare nel campo del diritto matrimoniale: Primetsho- fer, B., Die interkonfessionelle Geltung des kanonischen Rechts, in Ars Aequi et Boni. Gesammelte Schriften von Bruno Primetshofer, Berlin 1997. 311-325. Primetshofer, B., Konfessionsübergreifende Jurisdiktion?, in Ars Aequi et Boni, 249-270. 25 Propter sacramenti Ordinis defectum, genuinam atque integram substantiam Mysterii eucha- ristici non servasse: Unitatis redintegratio, 22. 26 La Dichiarazione della Congregatio de Doctrina Fidei del 6 agosto 2000 Dominus Jesus conferma questa posizione cattolica (nr. 16-17).