Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., Modifiche storiche e giuridiche della Chiesa nelle prescrizioni canoniche circa l’amministrazione del battesimo nel rito latino e la loro applicabilita nella nuova evangelizzazione

184 SZABOLCS ANZELM SZUROMI, O.PRAEM. III. L’amministrazione del battesimo nel diritto canonico codificato La promulgazione del Codex iuris canonici del 27 maggio 1917 ha riassunto le prescrizioni dettagliate del Corpus iuris canonici e in seguito tutta la sucessiva normativa pontificia e curiale per quanto riguarda il sacramento del battesimo, del ministro del battesimo, del battezzando, della celebrazione del battesimo, dei padrini, del luogo e della data del battesimo, nonché dell’obbligo della trascrizione sul registro dei battesimi (cfr. CIC [1917] Cann. 737-779). Secondo la definizione di Francisco Xavier Wemz, l’amministrazione del sacramento è di competenza della persona adatta.55 In particolare, del vescovo e del sacerdote o di quella persona che ha ricevuto la debita autorizzazione a bat­tezzare (cfr. diritto o delega). A questo proposito, come accennato in preceden­za, la Chiesa nella sua tradizione conserva gli aspetti disciplinari, anche nel caso in cui gli eretici o gli scismatici amministrassero validamente il sacramento. Per quanto riguarda il battesimo, in riferimento al testo di Papa Innocenzo III sui principi eretici della confessione dei valdesi, Wemz adotta come principio la seguente definizione: il sacramento viene amministrato in modo valido a con­dizione, che colui che lo conferisce lo faccia con il contenuto dettato dalla Chiesa e come Cristo lo ha fondato.56 Questa definizione è stata ripresa nel Concilio di Trento.57 Naturalmente nessuno può battezzarsi da solo58, come già definito nel X 3.42.4. Allo stesso modo la disciplina canonica antica e attuale fa una distinzione netta tra il battesimo del bambino e il battesimo dell’adulto, rispettivamente la celebrazione del sacramento nel caso regolare o nel caso di necessità, mantenendo la aetas discretionis presente nel diritto romano per quanto riguarda il mantenimento del settimo anno di età59, che è immutato e con­tinuo elemento nella disciplina canonica dai tempi antichi sino ai nostri giorni.60 55 Wernz, F. X. - Vidal, P., lus canonicum ad Codìcis normám exactum, IV. Romae 1934. 30. 56 Wernz, F. X. - Vidal, P., lus canonicum, IV. 31. 57 Cone. Tridentinum, Sessio VII (3 mart. 1547) Canones de sacramento baptismi, Can. 11: COD 685. 58 Wernz, F. X. - Vidal, P., lus canonicum, IV. 35. 59 Földi, A. - Hamza, G., A római jog története és institúciói [Le istituzioni e la storia del diritto romano], Budapest 1998.3 223. Schwendenwein, H., Das Alter im kanonischen Recht, in Öster­reichisches Archiv für Kirchenrecht 42 (1993) 256-273. Puza, R., Edad, in Haering, S. - Schmitz, H. (dir.), Diccionario enciclopèdico de Derecho Canònico, Barcelona 2008. 344—345. Cortés, A., Edad, in Otaduy, J. - Viana, A. - Sedano, J. (dir.), Diccionario general de dere­cho canonico, Pamplona 2012. III. 523-528. 60 Cfr. Blat, A., Commentarium textus Codicis Iuris Canonici, III/l: De sacramentis cum declara- tionibus authenticis usque ad diem 2 augusti 1920, Romae 1920.48^t9. Wernz, F. X. - Vidal, P„ lus canonicum, IV. 37-38. Vermeersch, A. - Creusen, I., Epitome iuris canonici cum commen- tariis ad scholas et ad usum privatum, II. Romae 1954.7 II. 24. Marzoa, A. - Miras, J. - Rodri- guez-Ocana, R. (dir.), Comentario exegético al Còdice de Derecho Canònico, Pamplona 1996.1. 723-724 (de Fuenmayor, A.). Erdő, P., Egyházjog [Diritto Canonico] (Szent István Kéziköny­vek 7) [Collana Santo Stefano nr. 7], 2005.4 132. Frank, E., I Sacramenti dell’Iniziazione, della Penitenza e dell'Unzione degli infermi (Manuali Diritto 30), Città del Vaticano 2012. 59.

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