Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., Modifiche storiche e giuridiche della Chiesa nelle prescrizioni canoniche circa l’amministrazione del battesimo nel rito latino e la loro applicabilita nella nuova evangelizzazione

MODIFICHE STORICHE E GIURIDICHE DELLA CHIESA NELLE PRESCRIZIONI... 185 Esempio notevole di questa norma, è presente in modo perentorio nel diritto liturgico la regolamentazione emessa il 3 marzo 1703 dalla Sacra Congregano de Propaganda Fide.6' E necessario la maggiore età per essere battezzati in modo che si preparino degnamente a deporre la professione di fede, ovvero conoscere il contenuto, il significato e l’effetto del sacramento del battesimo (cfr. CIC [1917] Can. 752 § l).61 62 A questo proposito, il canone 851 del nuovo Codice di Diritto Canonico determina la preparazione al catecumenato e lo rimanda alle norme della Conferenza Episcopale.63 In Ungheria, mantenendo l’unità del diritto particolare, nel 1999 è stato pubblicato il libro liturgico dal titolo: Orda initiationis christianae adultorum, ovvero il Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, che è anche una guida pastorale.64 La preparazione al bat­tesimo al settimo anno di età, oltre alla conoscenza delle verità di fede, non comporta la ricezione del sacramento nel caso di grave pericolo. Quest’ultima è una promessa abbastanza seria che il battezzato desidera seguire la religione cattolica. Se non è in grado di esprimere questa sua intenzione, ma lo aveva già espresso in precedenza, anzi nella situazione attuale è probabile che riceva il battesimo. Il Can. 752 § 3 del CIC (1917) aveva concesso la forma con­dizionale dell’amminitrazione del sacramento del battesimo. Il Can. 865 § 2 del CIC attuale con le suddette condizioni non si parla più dell’amministrazione del sacramento in modo condizionale. In questo luogo non vi è la possibilità di descrivere i diversi casi nel caso in cui il rito dei genitori sia diverso.65 Nel caso in cui il sacramento del battesimo avveniva amministrato con il rito latino, allora il ministro del battesimo dove attenersi al Codice Pio-Benedettino al Can. 756 e al Rituale Romanian, ovvero al rituale particolare (cfr. Rituale Strigoniense) emesso dalle autorità ecclesias­tiche competenti. Considerando la gravità delle circostanze, ragionevolmente, la celebrazione poteva essere accorciata ed esemplificata (Can. 755 del CIC [1917]). Il rituale del battesimo conteneva le sue forme specifiche. Normal­mente veniva raccomandata come luogo della celebrazione liturgica, la cat­tedrale metropolita o vescovile come al Can. 733 del CIC (1917), ma ovvia­mente, allo stesso tempo, si poteva usare qualsiasi chiesa o cappella, che avesse la fonte battesimale. Questa prescrizione nel CIC (1917) era talmente presente 61 S.C. de Propaganda Fide, Possunt baptizari (3 mart. 1703): Gasparri, P. - Serédi, I. (ed.), Codicis iuris canonici fontes, VII. Romae 1935. 4L 62 Wernz, F. X. - Vidal, P., lus canonicum, IV. 41. 63 In particolare cfr. Errázuriz, J. C., Il battesimo degli adulti come diritto e come causa di effetti giuridico-canonici, in lus Ecclesiae 1 (1990) 3-21, in particolare 12. 64 Cfr. Keppinger, B., A katekumenátus szabályozása az egyetemes, valamint a magyarországi részleges jogban [La regolamentazione nel diritto universale e nel diritto particolare in Ungheria del catecumenato], in Kánonjog [Diritto Canonico] 10 (2008) 81-89, in particolare 82-83. 65 Vermeersch, A. - Creusen, L, Epitome iuris canonici, IL 24. Per il diritto vigente cfr. Salachas, D., Teologia e disciplina dei sacramenti nei Codici latino e orientale, Bologna 1999. 51-104.

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