Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)
IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., Modifiche storiche e giuridiche della Chiesa nelle prescrizioni canoniche circa l’amministrazione del battesimo nel rito latino e la loro applicabilita nella nuova evangelizzazione
MODIFICHE STORICHE E GIURIDICHE DELLA CHIESA NELLE PRESCRIZIONI... 181 Con il battesimo lo stato originale dell’uomo viene completamente rinnovato e rigenerato.24 Vale anche la pena vedere la questione di Sant’Agostino C. 15 q. 1 c. 3 in riferimento ai Padri della Chiesa per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa circa il battesimo. Riassumendo brevemente Pietro diacono afferma la cancellazione del peccato originale e di tutte le altre colpe acquisite, nonché dei peccati commessi dopo il battesimo.25 Inoltre, bisogna ritenere importanti i testi del Collectio Anseimi Lucensis, del Polycarpus e della Tripartita da cui anche San Leone Magno (440-461 ) citava, nonché la lettera datata 21 marzo 458 scritta al vescovo di Aquilea, ed inclusa nella C. 1 q. 1 c. 51. Il Papa, in questi testi, afferma che gli erertici sono stati battezzati mediante l’imposizione delle mani e con ciò sono ammessi nella Chiesa con la formula adeguata. Cioè, non si parla di un “nuovo battesimo”, perché come accenna Papa Leone Magno citando San Paolo apostolo: “Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo”. Graziano, sempre su questo tema, riprende evidenziando ancora di più la lettera di Papa Leone Magno scritta al vescovo di Narbonne.26 Inoltre riprende anche la D. 4 cc. 28-29 de cons, di Sant’Agostino,27 la D. 4 c. 30 de cons, di Papa Pelagio (578-590),28 mentre, invece, il testo della D. 4 c. 44 de cons, di San Gregorio Magno (590-604)29 viene compieta- mente ripresa, affermando che indipendentemente dalla fede è valido il battesimo se viene fatto in nome della Santissima Trinità. Questo non significa che il Decretimi Gratiani o altri testi di altre collezioni, se si fosse verificato l’amministrazione del battesimo non con le date formule e quanto in uso, non sarebbe valido, ma si dovrebbe battezzare tale persona in una forma valida.30 Ciò è dimostrato anche da Sant’Agostino in base alla C. 1 q. 1 cc. 47-49,31 o quanto detto da Sant’Ambrogio nel C. 1 q. 1 c. 50,32 o quanto scritto nella lettera del 13 25 C. 15 q. 1 c. 3: „Firmissime tene et nullatenus dubites, exceptis illis, qui pro nomine Christi suo sanguine baptizantur, nullum hominem accepturum uitam eternam, qui non hic a malis suis fuerit per penitenciam fidemque conuersus, et per sacramentum fidei et penitenciae, id est per baptismum, liberatus; et maioribus quidem necessarium esse et penitenciam de malis suis agere et fidem catholicam secundum regulám ueritatis tenere, et sacramentum baptismatis accipere: paruulis uero, qui necdum propria uoluntate credere, nec penitenciam pro peccato, quod origi- naliter trahunt, agere possunt, sacramentum fidei, quod est sanctum baptisma, quamdiu rationis eorum etas capax esse non potest, sufficere ad salutem.” Friedberg I. 746-747. 26 D. 4 c. 38 de cons.: JK 544 (320); Friedberg I. 1375. 27 Friedberg I. 1369-1370. 28 JK 980 (674, 702); Friedberg I. 1370. 29 JK 1844 (1417); Friedberg I. 1380. 30 C. 1 q. 1 c. 51 : Hi, qui baptismum ab hereticis acceperunt, cum antea baptizati non fuissent, sola Spiritus sancti inuocatione per inpositionem manus confirmandi sunt, quia formám tantum bap- tismi sine sanctifìcationis uirtute sumpserunt. Et hanc regulám, ut scitis, seruandam in omnibus ecclesiis predicamus, ut lauacrum semel initum nulla iteracione uioletur, dicente Apostolo: „Unus Deus, una fides, unum baptisma,” cuius ablutio nulla iteracione temeranda est, sed, ut diximus, sola sanctificatio sancti Spiritus inuocanda, ut quod ab hereticis nemo accipit a catholi- cis sacerdotibus consequatur. Friedberg I. 378. 31 Friedberg I. 376-377. 32 Friedberg I. 377.