Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Péter Erdő, Le liturgie orientali dopo la Sacrosanctum Concilium - Aspetti teologici e giuridici

150 PÉTER ERDŐ teologica orientale o occidentale. Si parla di una certa complementarietà (cfr. UR 17)8. II. Documenti postconciliari della Santa Sede riguardo le liturgie ORIENTALI Già durante il Concilio Vaticano II venne tematizzato un problema che allo stesso tempo costituiva anche un’opportunità. Il concilio ha riconosciuto la possibilità delle differenze legittime di accento tra le tradizioni teologiche e disciplinari cattoliche9. Per questo si diceva specialmente della teologia dei sacramenti che l’apparato concettuale scolastico sviluppatosi legittimamente in occidente sia poco adatto al pensiero teologico orientale. Ciò sembrava valere specialmente riguardo le categorie di forma, materia, ex opere operato. Sotto questo aspetto risultava importante l'intervento del patriarca melchita Maximos IV al concilio10. In seguito è stato largamente accettato che il sistema teologico occidentale circa i sacramenti non può diventare un modello mi­nuziosamente obbligatorio per la teologia orientale11. L'evento più importante per lo sviluppo liturgico delle chiese cattoliche orientali dopo il concilio è stato sicuramente la codificazione canonica orien­tale. Durante questo processo si è arrivati ad una maggiore precisione delle nozioni riguardanti sia la vita liturgica che l’organizzazione gerarchica delle chiese orientali cattoliche. La parola rítus ha assunto due sensi principali. Il primo è più tradizionale. Esso indica il rito nel senso liturgico ovvero “il modo consueto è stabilito localmente di celebrare un servizio liturgico e i segni e i gesti compiuti in esso”12. Questi riti vengono definiti dal diritto liturgico sia se­8 Per l’interpretazione dell’UR 17 vedi Lanne, E., Formule teologiche degli orientali, in Federi­ci, T. (a cura di), Dizionario del Concilio Vaticano Secondo, Roma 1969. 1158-1161. Feiner, J., Dekrétum über den Ökumenismus, in Das Zweite Vatikanische Konzil. Konstitutionen, Dekrete und Erklärungen. Lateinisch und Deutsch. Kommentare, II. Freiburg-Basel-Wien 1967. 104-107. 9 Cfr. UR 14-17; OE 1.5-6. Cfr. Szabó, P., A keleti egyházak szentségi joga. Összehasonlító bemutatás (Collectanea Athanasiana III/l), Nyíregyháza 2012. 81. 10 Cfr. L'Église grecque Melkite au Condì, Beyrouth 1967. 498^199. Szabó, P.,A keleti egyházak szentségi joga, 82. 11 Cf. Podskalsky, G., Ostkirchliche Theologie in der Westkirche: Alternative (Antithese), Annex oder Allheilmittel?, in The Christian East, Its Institutions and Its Thought. A critical reflection (Papers of the International Scholary Congress for the 75th Anniversary of the Pontifical Oriental Institute, Rome 30 May - 5 June 1993) [Orientalia Christiana Analecta 251], Rome 1996. 531-541. 12 Berger, R., Neues Pastoralliturgisches Handlexikon, Freiburg-Basel-Wien 1999. 450. Ohly, C., Ritus est patrimonium. Anmärkungen zut Ritusfrage im Kontext der Apostolischen Konstitu­tion Anglicanorum Coetibus, in Güthoff, E. - Korta, S. - Weib, A. (Hrsg.), Clarissimoprofes­sori, dottori Carolo Giraldo Fürst. In memóriám Carl Gerold Fürst (Adnotationes in lus Cano­nicum 50), Frankfurt am Main 2013. 410.

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