Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)
IUS CANONICUM - Adolfo Longhitano, L’insegnamento delle discipline teologiche nella formazione dei seminaristi
L’INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINE TEOLOGICHE... 273 Come si puo notare, non solo le discipline teologiche principali, ma anche quelle classificate come opzionali, possono far riferimento a uno o più documenti emanati dalla Congregazione per l’educazione cattolica o da altri dicas- teri pontifici per reclamare un proprio spazio nella ratio studiorum delle université e delle facoltà ecclesiastiche: si inizia con la liturgia, che puo vantare due documenti diversi, seguono la filosofia, la teológia, il diritto canonico, la patro- logia, la dottrina sociale della Chiesa. Il Segretariato per i non credenti auspica che si possano sviluppare opportunamente i terni dell’ateismo marxista e della secolarizzazione64. Il Segretariato per l’unité dei cristiani formula un analogo voto per lo studio deU’ecumenismo65. Appaiono anche alcuni terni nuovi, ehe non è facile catalogare negli schemi consueti: insegnamenti per educare i candidati al sacerdozio alla mobilité umana66 e all’uso degli strumenti della comu- nicazione sociale67 68. Nel documento sulla formazione teologica dei futuri sacerdoti troviamo qu- alche rilievo interessante: “La teológia odierna, essendo protesa alla ricerca di nuove impostazioni e formula- zioni, è segnata da un carattere di transitorietà e provvisorietà, ehe la fa somigliare a un immenso cantiere in cui l’edificio è realizzato solo in parte, mentre si accumula intorno ad esso un copioso materiale che deve essere integrato, nei limiti dei possibile, in una nuova sintesi. Di conseguenza l’insegnamento teologico ha perso in molti casi la sua unité e compattezza, e offre un aspetto di frammentarietà e di lacunosità, che fa pariare di un sapere teologico atomizzato. Mancando la sistema- ticità e la completezza, non raramente si perdono di vista le vérité centrali della fe- de. Non v’è nessuna meraviglia se in tale clima guadagnino sempre più terreno le varie “teologie” di moda, in gran parte unilaterali, parziali e talvolta infondate” . Un altro rilievo dello stesso tenore è contenuto nell'instrumentum laboris dei Sinodo dei vescovi dei 1990: “NelFinsegnamento della teológia si baderé all’ - unité dell’insegnamento evitando una frammentazione che le specializzazioni, oggi necessarie, rischiano di produire”69. 64 Segretariato per i non credenti, Ampliores rationes. Nota circa studium atheismi et institutionem ad dialogum cum non credentibus habendum (10 iul. 1970): Enchiridion Vaticanum, 3. 2640-2667. 65 Segretariato per l’unità dei cristiani, Le nouveau code. Lettera circolare del card. Willebrands alle conferenze episcopali (15 dec. 1986): Enchiridion Vaticanum, 10. 996-1011. 66 Congregazione per l’educazione cattolica, Ilfenomeno delta mobilità, lettera circolare agli ordinari diocesani e ai rettori dei loro seminari sulla pastorale della mobilità umana nelia formazione dei futuri sacerdoti (25 ian. 1986): Enchiridion Vaticanum, 10. 5-24. 67 Enchiridion Vaticanum, 5. 418^121; Enchiridion Vaticanum, 6. 1620. 68 69: Enchiridion Vaticanum, 5. 1837. 69 41: Enchiridion dei Sinodo dei vescovi, 2. 3297. L’analisi delle premesse dottrinali per 1’inter- disciplinarità nell’insegnamento teologico e delle cause che portano alla frammentazione si trova