Folia Canonica 13-14. (2010-2011)

STUDIES - Angela Patrizia Tavani: Secolarizzazione della societa e nullita matrimoniali

170 ANGELA PATRIZIA TA VANI 1’interrogativo che autorevole dottrina si pone è “se possa ancora presumersi nei contraenti il matrimonio canonico quella intentio generalis faciendi id quod facit Ecclesia35. In altre parole è lecito chiedersi fino a ehe punto operi e sia attuale la pre- sunzione di conformità tra la dichiarazione e la volontà (can. 1101 § 1 CIC) secondo cui “internus animi consensus praesumitur conformis verbis vel signis in celebrando matrimonio adhibitis” ehe si collega all’altra presunzione, più generale, di validità, in caso di dubbio, dei matrimonio (can. 1060 CIC)36. Cioè si pone il problema se è lecito o menő presumere, in una società secolarizzata, ehe il nubente che celebra un matrimonio canonico abbia intenzione di con- trarre un matrimonio secondo i principi della Chiesa e cioè uno, indissolubile, ordinato alla procreazione della prole, al bonum coniugum, alla fedeltà ecc., pro­prio quando “lo spirito della società post-cristiana o non cristiana contempo­ranea orienta sempre più la volontà degli individui nel senso dell’esclusione del matrimonio stesso, di un suo elemento o di una sua proprietà essenziali?”37. In dottrina non è mancato chi ha sottolineato il nesso causale tra secolariz- zazione e relativismo etico da un lato e il progressivo aumento delle sentenze di nullità matrimoniale per simulazione dei consenso38. Ed è proprio contre il relativismo etico ehe l’attuale Sommo Pontefice ha pronunciato parole vibranti nella omelia per la messa pro eligendo Romano Pontifici del 18 aprile 2005 in cui ha dichiarato: “Quanti venti di dottrina abbia- mo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode dei pensiero... La piccola barca dei pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde — gettata da un estremo alTaltro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dalTagnosticismo al sincretismo e cosi via. Ogni giomo nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo suU’inganno degli uomini, sull’astuzia ehe tende a trarre nell’errore (cf. Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichet- tato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come Punico atteggiamento aU’altez- za dei tempi odierni. Si va costi tuendo una dittatura del relativismo che non ri­35 Acutamente Dalla Torre a conclusione di un suo studio suU’evoluzione dei diritto di famiglia scriveva ehe “si potrebbe forse osservare, con gli occhi della storia, ehe questo singolare fenomeno è anche l’amaro frutto d’una società che da öltre un secolo, contrapponendo il matrimonio civile al matrimonio religioso, sradicando la realtà familiare dali’humus sacrale ehe le è proprio in ogni civil- tà, ha prodotto con la secolarizzazione la progressiva fine dell’istituto civile”. G. Dalla Torre, Motivi ideologici e contingenze storiche nell’evoluzione del diritto di famiglia, in AA.W., Famiglia, diritto e diritto di famiglia, studi raccolti da F. D’Agostino, Milano 1985, p. 58. 36 Sulla difïerenza tra le due presunzioni cfr. G. Dalla Torre, Il valore della presunzione, cit., p. 65. 37 G. Dalla Torre, Motivi, cit., p. 62. 38 G. Dalla Torre, Il valore della presunzione, cit., p. 72.

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