Folia Canonica 12. (2009)
STUDIES - Carlos Larrainzar: Metodi per l'analisi della formazione letteraroa del Decretum, Gratiani. "Tappe" e "Schemi" di redazione
40 CARLOS LARRAINZAR questo deve essere chiarito, evitando perô di guardare ‘verso l’indietro’, verso la genesi dell’unità letteraria, basandosi su descrizioni a priori che si possono otte- nere a partire dal risultato finale conosciuto. Il nostro primo problema — oggi lo vediamo più e meglio di un tempo — è l’identifïcazione dell’oggetto. La questione fondamentale non concerne la biográfia di Graziano: monachus, episcopus, magister. E neppure il suo metodo di la- voro: die Arbeitsplan,24 Innanzitutto dobbiamo sapere a quale oggetto ci riferia- mo quando parliamo di Decretum Gratiani, perché è questa la risposta ehe ci permette di porci le altre domande. Tale espressione non deve in alcun modo presupporre affermazioni aprioristiche, è questa l’unica strada per compiere una investigazione con metodo storico. Riflettendo su questo aspetto diventiamo percio coscienti della profondità delle nostre incertezze e di come moite delle nostre affermazioni non siano altro ehe supposizioni. L’unica cosa chiara è ehe esiste un Decretum vulgatum standardizzato, con sfumature in luoghi concreti, ma da qui ‘aü’indietro’ si âpre un mondo inesplo- rato, sconosciuto quasi quanto è esteso quello ehe lo segue da qui ‘in avanti’, moltiplicato in centinaia di copie. In quest’ottica il centro dell’attenzione nella ricerca di ‘un testo sicuro’ — per utilizzare ancora una volta le parole di Kuttner — si sposta ed ha corne oggetto l’individuazione di unità letterarie ehe possano essere identificate come discorsi chiusi o conclusi di un autore o di vari autori. E giunto insomma il momento di modificare la questione centrale dei nostri studi o quanto meno di rivedere le priorità per distruggere le possibili inerzie: cioè a dire per non porre più i problemi allô stesso modo di un tempo, secon- do una delimitazione, probabilmente scorretta, dell’unità letteraria studiata. A mio parere sta qui il valore inestimabile delle ricerche di Anders Winroth, indipendentemente dagli aspetti della sua opera che possono essere discussi: oggi sappiamo con certezza ehe il Decretum Gratiani, se lo consideriamo dal punto di vista del suo processo di formazione, non è un’unica opera, una unità letteraria semplice, anche se è certamente un’opera unica. Questo è già moltissimo. Il fare un passo in avanti e presentare corne sicure altre affermazioni: ehe vi furo- no due opere, o due autori, o due sistemi di fonti formali, diritto romano si o 24 L’investigazione biografica sull’ignoto magister Gratianus e la ricostruzione della Redaktionsgeschichte del Decretum divulgato sono duc temi distinti e ehe devono essere tenuti separati, per quanto i progressi in un campo incidano direttamente suU’altro. In questo modo potrebbero essere valu- tate senza pregiudizi le novità portate alla luce da G. Mazzanti, ‘Graziano e Rolando Bandinelli’ in Studi di Storia del Diritto II (Milano 1999) pp. 79-103 e ‘Imerio: Contributo a una Biográfia’, RIDC 11 (2000) 117—82, da E. DE León, ‘La biográfia di Graziano’ in La cultura giuridico-canonica medioeuale. Premesse per un dialogo ecumenico (Milano 2003) pp. 89—107, e anche da A. PADOVANI, ‘II titulo De Summa Trinitate et fide catholica (C.l.l) nell’esegesi dei glossatori fino ad Azone. Con tre interludi su Imerio’ in M. Ascheri—G. COLLI (ed.), Manoscritti, editoria e biblioteche dal medioevo all’e- tä contemporanea. Studi offerti a Domenico Majfei per il suo ottantesimo compleanno (Roma 2006) pp. 1075-1123, in particolare pp. 1087-1109, e ‘Roberto di Torigni, Lanfranco, Imerio e la scienza giuridica anglo-normanda nell’età di Vacario’, RIDC 18 (2007) 71—140.