Folia Canonica 12. (2009)
STUDIES - Carlos Larrainzar: Metodi per l'analisi della formazione letteraroa del Decretum, Gratiani. "Tappe" e "Schemi" di redazione
METODI PER L’ANALISI DELLA FORMAZIONE LETTERARIA... 39 Se difFeriamo allora l’edizione critica ad kalendas graecas, risulta chiaramente ehe il nostro compito principale oggi è analizzare il processo di formazione delle redazioni ehe si possono individuare analizzando la testualità del Decretum. Sappiamo che queste si integrano in un’opera formalmente Standard, per sis- tematica e contenuti, attomo agli anni Cinquanta del secolo XII: su questo oggi abbiamo più sicurezze ehe nel passato. Quel testo standardizzato è il Decretum Gratiani,22 l’opéra alla base della dottrina decretistica. Dobbiamo allora chiederci — ed è una domanda dawero fondamentale — in che modo si giunse a tale risultato. E dobbiamo farlo confrontandoci con la dia- cronia dei processo, con la sua storia viva: quella storia ehe alla fine genera questa unità letteraria. Distinguere tra ‘prima recensione’ e ‘seconda recensione’ significa fomire una risposta semplice, che non descrive la realtà complessi- va. D’altra parte non è per nulla sicuro ehe la cosidetta ‘prima recensione’ sia un Decretum Gratiani. Ma, se non è questo, che cos’è allora? E se poi risultasse ehe non è il ‘primo stadio’ dell’opera, che cos’è o corne fu il primo? Sono domande di straordinaria importanza per le quali ad oggi non abbiamo risposte sicure. Senza abbandonare la filológia, non è pleonastico riflettere sugli aspetti fon- damentali. Che cos’è un’opera? Che cosa un autore? Corne delimitiamo l’unità letteraria del suo discorso? Quale relazione esiste tra l’unità letteraria definita e la sua paternità? Quando si puô dire che un’opera è terminata e quando ehe l’opéra è completa?23 Né la ‘prima recensione’ è un Decretum, né questo si spie- ga senza la Concordia ehe lo precede. Tuttavia, ehe cosa lo precedette esatta- mente? Una Parte, due Parti, le tre Parti; o nessuna di queste, perché magari all’inizio vi furono solamente Cause? Quale fu l’opéra originaria? Quale il me- todo di composizione? Le ‘addizioni’ — includendo tra queste i trattati de peni- tentia e de consecratione — a quale nucleo si aggiunsero e quando? Come definia- mo un’addizione’ e con quale criterio delimitiamo il nucleo sostanziale? Tutto 22 Si veda supra nota 12. Cfr. inoltre il mio studio C. Larrainzar, ‘La formáción del Decreto de Graciano por ctapas’, ZRC Kan. Abt. 87 (2001) 67-83 o la sua versioné italiana ‘La formazione del Decreto di Graziano per tappe’, Proceedings of Catania MIC C-12 (Città del Vaticano 2006) pp. 103—117. Già allora mi chiedevo sc la cosidetta “prima recensione” di Winroth fu un’opera unita- ria, definita c conclusa dal suo autore, e in seguito diffusa come tale, o se invecc i pochi codici della sua tradizione manoseritta non sono altro che i rari testimoni dell’evoluzione di un texte vivant in un contesto scolastico: ossia, i testimoni di una “tappa di transizione” di breve durata, veno quello che assai presto — intomo all’anno 1150 — fini per essere il Decretum. La contrapposizione di questo con la più antica erste Redaktion, intesa, questa, come un’opera a sé, è più una supposizione che un fatto provato. Con ciô, nondimeno, lo ripeto, mi riferisco alia “contrapposizione” di “duc opere distinte”, non al fatto di distinguere “redazioni” - a partire dal testo del Decretum divulgato - che, dal punto di vista cronologico, si susseguono l’una all’altra. 23 Sono domande dementari e tuttavia fondamentali suile quali si fondano i progressi più recenti dell’crmeneutica e dell’esegesi biblica, che si soffermano ora più sui presupposti di comprensio- ne della “testualità” ehe sulla soggettività della paternità. Cfr., tra gli altri, i volumi di G. Nicolaci (ed.), Segno ed evento nel pens iero contemporaneo (Milano 1990), G. Angelini (ed.), La Rivelazione attestata. La Bibbia fra testo e teológia (Milano 1998) e A. M. Pelletier, D’âge en âge les Écritures. La Bible et l’herméneutique contemporaine (Bruxelles 2004).