Folia Canonica 12. (2009)
STUDIES - Carlos Larrainzar: Metodi per l'analisi della formazione letteraroa del Decretum, Gratiani. "Tappe" e "Schemi" di redazione
38 CARLOS LARRAINZAR Senza dubbio per lavorare in questo modo aiuterebbe molto la pubblicazio- ne dei dati che identificano i testi, foglio per foglio, in ognuno dei codici an- tichi. Un lavoro che peraltro è già stato fatto.20 Si potrebbero dunque pubbli- care queste relazioni, nella sede che si riterrà più opportuna, per permettere ágii studiosi di andare in modo rapido e diretto ai luoghi tematici di studio, rispar- miando a tutti la fatica di muoversi da soli all’intemo dei codici. Questo è in- dubbiamente un orizzonte nuovo: se il nostro auspicio è quello di avere un testo ‘sicuro’ dei Decretum Gratiani, esiste forse maggiore sicurezza delTuso diretto dei codici? 3. Muta il nostro orizzonte, in effetti, se utilizziamo codici digitalizzati. E dob- biamo adattare i metodi. Diviene essenziale rawisare la domanda ehe giustifica la nostra ricerca. II terna di fondo non concerne, a mio modo di vedere, l’ur- genza di una edizione critica, breve o estesa; e neppure vi è la necessità di ab- bandonare la editio lipsiensis secunda. A suo tempo Weigand segnalô che Friedberg è un ‘punto di partenza’ sul quale ci appoggiamo, sebbene vogliamo andare öltre.21 Di fatto i nostri studi sono disseminati delle sue numerazioni perché Veditio lipsiensis è ancora oggi luogo comune d’incontro, e punto di riferi- mento, per il dibattito critico, come lo è nel suo proprio ambito la editio romana. 20 Ho preparato gli elenchi completi dei testi, dellc corrczioni, delle addizioni e delle glosse ehe si trovano nei manoscritti Aa Bc Fd P Pfr, e tutti sono già stati identificati. II problema di una possibile “edizione critica” della erste Redaktion non è percio nella trascrizione e neppure nell’identifica- zione dei testi, ma nella corretta valutazione diacronica dei perché e del come della loro presenza nei diversi codici: una integrazionc o scelta delle lezioni che, pur essendo logica, non si fondi su un criterio storico, non serve se non a introduire confusione e a rendere più difficile il progresso della ricerca. Del manoscritto Sg resta da identificare un unico testo: 1’addizione a margine dei fol.l09b Licentiam habeat episcopus — cuiusque loci religiosi: cfr. C. Larrainzar, ‘El borrador de la Concordia de Graciano: Sankt Gallen, Stiftsbibliothek MS 673 (= Sg)’, Ius Ecclesiae 11 (1999) 593—666. La constitutio noua del fol.l71ab, che non riuscii a identificare a suo tempo (p. 664), proviene materialmente dall’autentica Cod. 7.6.1 post §9 Sed et si quis homini libero ed è anche stata identificata da K. Pennington, ‘The Big Bang: Roman Law in the Early Twelfth-Century’, RIDC 18 (2007) 43-70, nota 74, come testo proveniente da Authenticum 4.1. Il riassunto di questo testo sarebbe stato dapprima inserito nei margini dei manoscritti dei Codex di Giustiniano, e di qui sarebbe poi passato all’interno del testo come authentica Cod. 7.6.1.9 = frammento dclla Novella 22.11. Nondimeno VAppendice II §2 (i) dei mio studio (p. 663) deve essere corretta, giacché nella stampa si trovano refusi in riferimento a queste addizioni: D.34 c.13 (10a, no D.35), ex C.16 q.7 c.3 (138a, no C.17), *C.16 q.7 C.4 (138a, no C.17), *ex C.16 q.7 c.5 (138a, no C.17), *C.16 q.7 c.25 (139b, omessa in questa appendice), C.32 q.2 d.p.c.4 (178ab, no q.3). 21 Cfr. R. Weigand, ‘Zur künftigen Edition’ supra nota 3, dove afferma: “Allerdings ist vorläufig Friedbergs Ausgabe für eine wissentschaftliche Beschäftigung mit dem Dekret eindeutig der relativ beste Text. Wenn man diese Edition auch eine ‘hybrid version’ nennen mag (worin für mich jedoch eine gewisse ‘Hybris’ mitschwingt), so kann man unmöglich die römische Ausgabe ‘the edition of choice for serious work on the Decretum' bezeichnen, weil diese Ausgabe eine ganz andere Zielsetzung hatte” (p. 34). Questo commento corregge le critiche radicali ed eccessive mosse ali’edizione di Friedberg nel confronto con 1 'Editio romana da K. CHRISTENSEN nell’int- roduzione alla traduzione inglese delle 20 prime Distinctiones del Decretum Gratiani pubblicata da A. Thompson-J. Gordley, The Treatise on Laws (Decretum DD. 1-20) (Washington 1993).