Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

SÁNDOR HORVÁTH O P. COME TOMISTA E FILOSOFO 55 rispecchi e si realizzi in rapporte alla dignità personale e alla misura oggettiva se- condo il rendimento dettato”.69 Horváth defmisce questo carattere e questa dignità somiglianaza con Dio. Questa qualité è peculiare nella natura umana. 3. L’importanza della somiglianza con Dio neH’ordinamento giuridico: la convizione di Sándor Horváth sta nel fatto che la violenza si puô superare nel di- ritto pratico mantendo il rispetto verso la somiglianza con Dio.70 Nella profondi- tà dello spirito umano troviamo la conoscenza della dignità.71 La somilgianza con Dio significa che la natura umana del singolo vuole avvicinarsi a Dio (desi­derium naturale), ma anche, ehe insistivamente tutto è nascosto “nella conoscen­za libera di Dio”. Il rapporte tra Dio e l’uomo (dipendenza, vincolo) non signifi­ca schiavizzazione, ma significa potere e liberté.72 Alla base della dignità umana c’è l’essere e la radice. Essa è da ricercarsi nella somiglianza con Dio.73 69 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941,28. 70 Naturalmente Horváth sa che in ogni violenza c’è un abuso di potere. Sa, anche, che un principio di base della vita sociale è “la coercizione strutturata”, anche se, la violenza di questo tipo la denomina costrizione. In seguito parleremo di più su questo terna. 71 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941,28-29: “questa scintilla divina, che non si spegne mai ed aspetta il mo­mento per scoppiare. Scoppia quando è pressato nei cuori, quando ci togliamo la tirannia. Qu­esto fuoco si accende ogni quai volta che ci arrabbiamo contro le ingiustizie delle persone che stanno al potere e proviamo a liberarci di loro. La storia ci ha fatto vedere innumerevoli volte la realtà incosciente della forza del nostro spirito quando è attivo o distruggente. Estrapolarlo o cancellario non si puô, ma si puô determinare il suo raggio d’azione. Dipende corne lo nutria- mo o gli diamo forza. Possiamo indirizzrlo a servizio delle catostrofi più distruggenti, ma pos- siamo metterlo corne punto di riferimento e orientamento degli ideali dei popoli. Per questo 1 ’esigenza minima di ogni sistema giuridico e di ogni legislatore è quella di calcolare le esigen- ze della persona ”. 72 Qui il potere significa potere su noi stessi e su tutte le cose del mondo. La libertà invece significa autodecisione relativa. 73 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941, 29. Si presta “in modo eguale di fronte a tutte le persone umane. In modo eguale e in ugual misura ne siamo partecipi, se lo proporzioniamo in rapporte alla sor- gente ehe è Dio. Cosi questo non è altro ehe... il diritto degli uomini, l’essenza del diritto uma­no (ehe significa in un’ambiente sociale l’autonomia, l’autodecisione) la prima e la più alta sanzione. Aile persone, come “soggetti del diritto”, all’idoenità nell’ordinamento giuridico e alla santificazione della creazione naturale, viene dato nelle mani del potere alio scopo di ag- giomare e di orientare. Ma il carico di cui l’uomo naturale è l’affidatario, presta la materia per la definizione dell’opera”. Il rapporte tra Dio e l’uomo è uguale, ma se li rapportiamo fra di loro, presentano delle differenze. Le cause sono da ricercarsi da una parte nel principio dell ’ individualità (principium individuationis). Esso si présenta in modo diverso da soggetto a soggetto. Dall’altra parte le qualité diverse dei soggetti si mostrano nelle diverse capacité in diversi gradi e nella diligenza. Le differenze in questo secondo punto di vista, secondo Hor­váth, sono da considerarsi all’intemo del sistema giuridico.

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