Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Dimitrios Salachas: Conciliarita e autorita nella Chiesa - Il concetto del Protos tra i vescovi a diversi livelli nel documento di Ravenna (13 ottobre 2007)

CONCILIARITÀ E AUTORITÀ NELLA CHIESA 33 RlFLESSIONI CONCLUSIVE Il documento di Ravenna, öltre la sua valenza teologica, riveste anche una particolare importanza sotto l’aspetto canonico. Infatti, trattando del téma «Con- seguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa — Comunione ecclesiale, Conciliarità eAutorità», era inevitabile il ricorso ai Sacri canones del primo millennio. In modo particolare, trattando della funzione del ”Protos” a diversi livelli (locale e regionale) fino al livello universale della com­munio omnium Ecclesiarum, cita e commenta ampiamente il noto canone 34 de- gli Apostoli, e prende atto ehe a tutti i livelli non si intende un Sinodo di Vescovi senza un primus, come pure non si intende un primus separato dal Sinodo. Per analogia al rapporte tra il ”Protos” e i Vescovi di una regione (provincia metropolitana o patriarcato), di cui nel can. 34 degli Apostoli, il ”Protos” nella Chiesa universale vuol dire colui ehe presiede alia comunione dei Vescovi, ed è, in quanto tale, munito di prerogative particolari ed esercita una exousia per ga­rantira l’unità della fede e l’unità ecclesiale. Per la dottrina cattolica, questo ,,Protos,\ per volonté di Cristo, è il successore di Pietro a Roma, il Vescovo di Roma. A Ravenna i membri della Commissione Mista, cattolici ed ortodossi, non hanno affrontato la secolare divergenza teologica dottrinale tra le due Chiese. Le Chiese ortodosse non accettano il Primato cosi come è stato definito nei due Concili, Vaticano I e Vaticano II, ma non rifiutano il fatto ehe nella Chiesa c’è stato e ci deve essere un Primo tra i Vescovi nella comunione universale delle Chiese deU’ecumene cristiana. Entrambe le parti concordano sui fatto ehe nella Chiesa, a livello universale, è stato riconosciuto da tutti nel primo millennio un Primus tra i Patriarchi e Vescovi, come c’è stato un Primus ai diversi livelli loca­li: diocesi, metropolie, patriarcati. Dal punto di vista storico e canonico, 1’opinione dei membri della Commis­sione Mista converge sulla posizione ehe aveva il Vescovo di Roma durante il primo millennio nella "Pentarchia” dei patriarchi (Roma, Costantinopoli, Ales­sandria, Antiochia, Gerusalemme); convergono nel ruolo attivo dei Vescovo di Roma quale Protos tra i Vescovi delle sedi maggiori, nella celebrazione dei Con­cili ecumenici, strettamente coinvolto nel processo decisionale di tali Concili, ma l’evoluzione storica e la formulazione dogmatica dei primato dei Papa nel se- condo millennio in occidente sono sconosciute in oriente e di conseguenza non sono accettate dalle Chiese ortodosse, in quanto considerate estranee alia tradi- zione della Chiesa universale nel primo millennio. Sebbene cattolici ed ortodossi riconoscano ehe Primato e Conciliarità sono reciprocamente interdipendenti, e che per tale motivo il primato ai diversi livelli della vita della Chiesa, locale, regionale e universale, deve essere sempre consi­derato nel contesto della conciliarità e, analogamente, la conciliarità nel conteste del Primato romano, tuttavia esistono delle differenze nel comprendere sia il

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