Folia Canonica 10. (2007)
STUDIES - Dimitrios Salachas: Conciliarita e autorita nella Chiesa - Il concetto del Protos tra i vescovi a diversi livelli nel documento di Ravenna (13 ottobre 2007)
CONCILIARITA E AUTORITA N ELLA CHIESA 27 «L'autorità nella comunione ecclesiale è legata a questa struttura essenziale: il suo esercizio è regolato dai canoni e dagli statuti della Chiesa. Alcune di queste regole possono essere differentemente applicate, secondo i bisogni della comunione ecclesiale, in tempi e luoghi diversi, apattoperô ehe la struttura essenziale della Chiesa sia sempre rispettata. Pertanto, come la comunione nei sacramenti presuppone la comunione nella stessafede, alio stesso modo, perché vi sia lapie- na comunione ecclesiale, deve esserci, tra le nostre Chiese, il reciproco ricono- scimento delle legislazioni canoniche nelle loro legittime diversité» (documento di Ravenna, n. 16). IV. LA TRIPLICE ATTUALIZZAZIONE DELLA Conciliarità (SlNODALITÀ) E DELL’AUTORITÀ (EXOUSIA) 1. 7/Protos a livello della Chiesa locale (diocesi-eparchia) «La Chiesa di Dio esiste laddove vi è una comunità radunata dali 'Eucaristia, presieduta, direttamente o attraverso i suoi presbiteri, da un Vescovo legittima- mente ordinato nella successione apostolica, il quale insegna la fede ricevuta dagli Apostoli, in comunione con gli altri Vescovi e con le loro Chiese. IIfrutto di questa Eucaristia e di questo ministem consiste nel radunare in una» (documento di Ravenna, n. 18). «Attraverso la comunione, ehe pone tutti i membri a servizio gli uni degli altri, la Chiesa locale appare già "sinodale ” o "conciliare " nella sua struttura [...] Sen- za dubbio ilpresbiterio è ilconsiglio del Vescovo (cfr. Sant’Ignazio d’Antiochia, Ai Tralliani, 3), ed il diacono è la sua "mano destra " (Didascalia Apostolorum, 2,28,6), in modo ehe, secondo la raccomandazione di Sant’Ignazio d’Antiochia, ogni cosa si faccia di concerto (cfr. Ef 6). La sinodalità, tuttavia, come lo esige la comunione ecclesiale, riguarda anche tutti i membri della comunità nell’obbedienza al Vescovo, il quale è il protos ed il capo (kephale) della Chiesa locale» (documento di Ravenna, n. 20). La Chiesa di Cristo - una ed unica — nella sua compagine visibile nasce ed esiste nella storia come Chiesa locale. Sin dai primi secoli la legislazione canonica tratta ampiamente della Chiesa locale e della sua organizzazione. La Chiesa ehe “esiste in” un determinato luogo si manifesta come tale quando è «comunità», «assemblea», i cui elementi o béni - dal complesso dei quali la stessa Chiesa è edificata e vivificata -, sono determinati dal Nuovo Testamento: koinônia e martyria nella fede, nella speranza e nell'amore, koinônia e martyria nei sacramenti, koinônia e martyria nella diversité dei carismi, koinônia e martyria nella riconciliazione, koinônia e martyria nel ministero e nella sollecitudo omnium ecclesiarum. Questa koinônia e martyria si attualizza per opera dello Spirito Santo. La Chiesa è pienamente tale quando è Sinassi eucaristica. Infatti, quando la Chiesa locale celebra 1’Eucaristia, 1’evento accaduto “una volta per tutte” è at-