Folia Canonica 9. (2006)
STUDIES - Pablo Gefaell: Impegno della Cingregazione per le Chiese orientali a favore delle comunita orientali in diaspora
IMPEGNO DELLA CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI 119 I. LA CONGREGAZIONE ORIENTALE DENTRO LA CURIA ROMANA Sulla posizione organizzativa della Congregazione Orientale all’intemo della Curia romana ho già scritto nel festschrift in onore del prof. Carl Gerold Fürst. In quel lavoro affennavo ehe «quasi tutte le Congregazioni [della Curia romana] hanno competenza esclusivamente sulla Chiesa latina, mentre la competenza della Congregazione per le Chiese orientali riguarda tutti gli affari concernenti le Chiese orientali (cfir. PB artt. 56, 58, 59)»; ma riconoscevo ehe «è chiaro ehe la configura- zione attuale della Curia risponde a criteri “pratici”». Comunque, proponevo allora ehe «[p]er tentare di proporre delle soluzioni alternative, si potrebbe forse pensare ad una Curia romana con una sezione orientale in ogni dicastero, che lavorasse in sim- biosi con le altre sezioni del rispettivo dicastero. La Congregazione Orientale, in questo caso, diventerebbe semplicemente un nucleo interdicasteriale per il coordi- namento del lavoro delle sezioni dei diversi dicasteri»4. Non penso che, oggi come oggi, questo sia possibile nella pratica; comunque bisogna sottolineare che in moite questioni la Congregazione Orientale deve ormai lavorare in collaborazione con gli altri Dicasteri della Curia romana (cfr. PB artt. 58 § 2, 59, 61). La Congregazione per le Chiese orientali è una concretizzazione della solle- citudine del Romano Pontefice verso le Chiese orientali cattoliche. Essa «ha ri- cevuto istituzionalmente dal Sommo Pontefice il mandato di porsi in collega- mento con le Chiese orientali cattoliche per favorirne la crescita, salvaguardarne i diritti, e mantenere vivi ed integri nella Chiesa Cattolica, accanto al patrimonio liturgico, disciplinare e spirituale della Chiesa latina, anche quelli delle varie tra- dizioni cristiane orientali»5. Come dice Brogi: «la Congregazione per le Chiese Orientali svolge dunque, in relazione alie persone e istituzioni orientali che en- trano in rapporto diretto con il Romano Pontefice, un servizio cite potremmo dire di “segreteria papale”; essa gode inoltre di particolari facoltà, ehe le permettono di svolgere anche un’attività propria, seppur sempre subordinata al Papa, di pro- mozione, di animazione e di coordinamento»6. La “sollicitudo omnium ecclesiarum” del Romano Pontefice si puô vedere, tra l’altro, nell’attività di promozione ed animazione ehe gli altri Dicasteri della rium pro religiosis et missionariis 81 (2000), 355-376; N. Loda, L’evangelizzazione delle genti e le Chiese orientali cattoliche: cc. 584-594, in CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI, “Ius Ecclesiarum vehiculum caritatis Atti del simposio internazionale per il decennale dei “Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium” Città del Vaticano, 19-23 novembre 2001, Città del Vaticano 2004, 837-848. 4 Cfr. P. Gefaell, Enti e circoscrizioni meta-rituali nell 'organizzazione ecclesiastica, in H. Zapp — A. Weiss — S. Korta (Hrsgg.), Ius canonicum in Oriente et in Occidente. Festschrift fur Carl Gerold Fürst zum 70. Geburtstag (Adnotationes in ius canonicum 25), Frankfurt/M. 2003,493-508, punto a). 5 Presentazione della Congregazione Orientale, in www.vatican.va. 6 Brogi, L 'impegno quotidiano (nt. 1 ), 687.