Folia Canonica 9. (2006)
STUDIES - Pablo Gefaell: Impegno della Cingregazione per le Chiese orientali a favore delle comunita orientali in diaspora
118 PABLO GEFAELL Prima di me, altri autori1 hanno già studiato con autorevolezza questo argo- mento, anche se nel contesto più generale delle attività e delle competenze della Congregazione Orientale in genere (non solo verso i fedeli in diaspora). Quindi, sarà difficile dire qualcosa di nuovo; tuttaviaproverô almeno a concentrare il nostro interesse sui problemi pratici riguardo alla diaspora. In molti punti, infatti, la normativa scritta resta insufficiente per conoscere la realtà della prassi della Congregazione Orientale. E ritengo ehe tra i criteri per 1’interpretazione dei punti poco chiari della normativa riguardante questioni in cui il Dicastero è in qualche modo coinvolto, la sua prassi è una forma di inter- pretazione autorevole ehe serve a chiarire la legge oscura (cfr. c. 1499 CCEO). Inoltre, oserei affermare ehe tale prassi rientra anche nelle fonti suppletive del diritto: infatti, benché nel c. 1051 CCEO si indichi soltanto la “giurisprudenza ecclesiastica” al posto dell’espressione “giurisprudenza e prassi della Curia Romana” adoperata dal c. 19 CIC, mi sembra ehe la prassi della Congregazione per le Chiese Orientali non manca di portata suppletiva, almeno per le lacune di legge sugli argomenti in cui interviene la Congregazione. Su questo vedremo qualche esempio. Tre ultime considerazioni previe: a) per chiarezza in questo lavoro mi limi- terô alle Chiese patriarcali e arcivescovili maggiori. Sappiamo ehe le altre Chiese sui iuris godono di menő autonómia e, quindi, in alcune cose dipendono più strettamente dalla Sede Apostolica; b) non tratterô qui dell’encomiabile attività di supporto materiale alie persone e di promozione di progetti sociali e formativi ehe svolge la Congregazione tramite diverse fondazioni ed organismi2; c) non entrerô neppure nella questione suli’attività della Congregazione Orientale nei terri tori di Missione3. 1 Cfr. M. Brogi, La Congregazione per le Chiese orientali, in C. GULLO - P. A. Bonnet (a cura di.), La Curia rontana nella cost. ap. 'Pastor Bonus ', Città del Vaticano 1990,239-267; M. BROGI, L 'impegno quotidiano della Congregazione per le Chiese Orientali, in Revista Espanola de Derecho Canonico 53 (1996), 681—693; M. Vattappalam, The Congregation for the Eastern Churches. Origin and Competence, Città del Vaticano 1999; Congregazione per la Chiesa orientale, La Sacra Congregazione per le Chiese Orientali nel cinquantesi- mo della fondazione (1917-/967), Città del Vaticano-Grottaferrata 1969; M. Dziob, The Sacred Congregation for the Oriental Church (Canon Law Studies 214), Washington D.C. 1945; D. Staffa, De S. C. Pro Ecclesia Orientali competentia, in Apollinaris 11 (1938) 358-376; A. Petrani, De S.C. pro Ecclesia Orientali eiusque facultatibus, 'm Apollinaris 10 (1937) 28-46; M. Moran, The Sacred Congregation for the Oriental Churches, (dissertation, Pontifical Oriental Institute), Rome 1971. Cfr. anche il recente libro di D. Salachas - K. NlTKIEWICZ, Rapporti interecclesiali tra cattolici orientali e latini: Sussidio canoni- co-pastorale, Roma 2007,61-70, ehe offre un elenco delle competenze della Congregazione. 2 Su questo, cfr. J.F. McCarthy, The Congregation for the Eastern Churches and CNEWA, in Catholic Near East 21/4(1995), 24-25; F.G. Brugnaro, II servizio della Congregazione per le Chiese Orientali, in Presenza Pastorale 65 (1995), 1123-1133 [special- mente 1128-1131]. 3 Su questo, cff. N. Loda, Le missioni e l’evangelizzazione nel contesto organizzativo ecclesiastico territoriale e personale: l'enclave delle chiese cattoliche orientali, in Commenta-