Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali
126 DIMITRIOS SALACHAS biasimato come un ingrato e un dissennato...» (Libro VI, 15, 5)4; «Se poi qual- cuno dice: „Mi battezzerô in punto di morte, perché non abbia, peccando, a diso- norare il battesimo“; costui non ha la conoscenza di Dio e non è consapevole della sua stessa natura» (Libro VI, 15,6)5; «Battezzate i vostri bambini ed allevateli nella disciplina e nella correzione del Signore [...]» (Libro VI, 15, 7)6; «Di contra, colui che è stato fatto degno dei martirio gioisca di allegria nel Signore per essergli toccata una tale corona e di predisporre 1’esodo da questo mondo con la confessione in mano. E se pur è ancora catecumeno, parta sereno: morire per Cri- sto sarà per lui il più autentico dei battesimi, perché nel suo caso egli davvero coi Signore muore insieme, gli altri battezzandi solo in figura» (Libro V, 6, 8)7 8. I canoni 114ell5di Cartagine condannano alcune teorie erronee sui peccatori e dichiarano tutti gli uomini peccatori ehe hanno bisogno dei perdono di Dio: II can. 114 stabilisée: «Cosipure è stato deciso riguardo alpasso di Giovanni apostolo: “Se diciamo di non avere alcunpeccato, inganniamo noi stessi, e non c’è in noi la verità” (1 Gv 1,8): Se qualcuno avrà reputato di interpretarlo nel senso ehe è per umiltà necessario dire che abbiamo dei peccati, (ma) non perché sia vero, sia anatéma». Il can. 115 stabilisée: «Cosipure è stato deciso che chiunque avrà affermato, che quando i santi nell 'orazione dei Signore dicono: “Rimetti a noi i nostri debiti” (Mt 6,12), lo dicano non per se stessi, essendo (per loro) questa preghiera non più necessaria, ma per gli altri dei loro popolo ehe sono peccatori... sia anatéma». 2. Origine e sviluppi del rito dei Sacramento della Penitenza* L’ordine dei Sacramento della Penitenza présenta nella sua evoluzione varia- zioni e trasformazioni assai più numerose di qualsiasi altro ordine sacramentale. Come risulta dai primi documenti liturgici bizantini greci non figura un rito ben definito, vale a dire un ordine costituito da preghiere, cerimonie e rubriche in un assieme organico, quale ad esempio riscontriamo per il battesimo, 1’unzione de- gli infermi e il matrimonio. Nelle fonti liturgiche antiche troviamo soltanto ora- zioni assai numerose di assoluzione, staccate ed indipendenti da ogni altro testo. Si riferiscono a chi si confessa, per rimettere i suoi peccati, o a chi comunque si trovi nello stato di penitente, per essere assolto da censure o da altri vincoli, ehe 4 Costituzioni dei Santi Apostoli per mano di Clemente, 144. 5 Ibidem. 6 Ibidem. 7Ib. 105-106. 8 P. De Meester, Studi sui Sacramenti, amministrati secondo il rito bizantino, Roma 1947, 132-188.