Folia Canonica 5. (2002)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE "Tra Chiesa universale e Chiesa particolare", Budapest, 2nd February 2002 - Cyril Vasil: Modificazioni nell'estensione della potesta dei Patriarchi identificazione dei limiti della loro competenza amministrativa secondo il CCEO
FOLIA CANONICA 5 (2002) 293-304. CYRIL VASIL MODIFICAZIONI NELL’ESTENSIONE DELLA POTESTÀ DEI PATRIARCHE IDENTIFICAZIONE DEI LIMITI DELLA LORO COMPETENZA AMMINISTRATIVA SECONDO IL CCEO I. INTRODUZIONE; II. POTESTÀ AMMINISTRATIVA NELLA CHIESA PATRIARCALE; III. LlMITI DELLA POTESTÀ AMMINISTRATIVA DEI PATRIARCHE 1. Interrelazionefra le strutture sinodali della Chiesa patriarcale e la potestà amministrativa del Patriarca; 2. L’estensione territoriale della potestà patriarcale. I. INTRODUZIONE Il potere patriarcale, le sue origini e la natura nel contesto storico, ecclesiolo- gico e canonico è da tempo oggetto di approfonditi studi. Parlando del potere patriarcale è nello steso tempo necessario tener presente anche la dimensione sino- dale del govemo della chiesa patriarcale e la retta applicazione dei principio di sussidiarietà. Nel corso dei secoli - a causa delle specifiche situazioni religiose e politiche - i patriarchi talvolta sono stati costretti ad assumere il ruolo di e Inarch i, cioè di rappresentanti delle rispettive comunità cristiane nei rapporti politici ed etnici. Questo ruolo ha avuto una conseguente ripercussione anche nel campo canonico e pastorale.1 Il Concilio Vaticano II da una parte affermava ehe “i patriarchi coi loro sinodi costituiscono la superiore istanza per qualsiasi pratica dei patriarcato”,2 ma alio stesso tempo stabiliva ehe devono essere ripristinati i dirit- ti e i doveri dei patriarchi secondo le antiche tradizioni di ogni chiesa nonché i decreti dei concili ecumenici, specificando ehe tali diritti e privilegi sono quelli vigenti al tempo dell’unione tra Oriente e Occidente ma che devono essere adattad alle odieme condizioni.3 Come è stato già detto anche in altre sedi,4 la nuova co- dificazione canonica orientale ha cercato di ristabilire un delicato equilibrio fra 1 “... in alcune Chiese orientali per circostanze particolari (...) il carattere collegiale del govemo patriarcale per diversi secoli non poteva essere pienamente osservato o veniva pratica- mente modificato per mancanza di una struttura sinodale, concentrando i 1 potere nella persona dei patriarca, capo ecclesiastico e civile di una comunità cristiana minoritaria in una società di per sé ostile al Vangelo.” Cf. “La nuova revisione dello Schema canonum de costitutione hie- rarchica Ecclesiarum Orientalium”, Osservazioni generali nr. 1, in Nuntia 22 (1986) 6. 2 Orientalium Ecclesiarum (OE) 9. 3 Cf. OE 9. 4 Cf. C. Vasic, Le principe de la synodalité dans les Églises orientales selon le CCEO, in L'année canonique, 40 (1998) 87-117.